Startup fundraising

Come comunicare che sei una onp trasparente al tuo donatore

Recentemente c’è stato un dibattito su tre blog che parlano di fundraising, quello di Valerio Melandri (direttore di questo sito), Paolo Ferrara e Carlo Mazzini. Tutti e tre parlavano dell’Istituto Italiano della Donazione. Qui a Fundraising.it vorremmo trarre spunto da questa scintilla che è scoccata per proporre alle onp che ci leggono una modalità, forse differente, per comunicare la propria trasparenza ed affidabilità al donatore.

Non vuole essere un confronto questo tra le modalità operative dell’Istituto Italiano della Donazione e altre realtà di certificazione, quanto uno sguardo nuovo su come sia necessario cambiare decisamente rotta. La cultura del “metto il bilancio del sito” (magari dei bei tomi illeggibili ai più” oppure del “faccio il grafico a torta delle spese di raccolta fondi” non basta più.

La proposta di Fundraising.it è semplice e diretta:

  1. Iniziare a rendere confrontabili i dati di bilanci della propria organizzazione nonprofit con quelli delle dirette concorrenti. Esempio: il sito Charity Navigator contiene un enorme database con dati economici delle performance delle onp americane, li rende confrontabili con quelli di onp che lavorano nel medesimo settore di intervento, li mette in grafici (anche quello “a torta”!), li rende commentabili (avete mai visto una onp italiana mettere online il suo bilancio e renderlo commentabile!?). Cosa ci vuole per realizzare ciò: che le onp si accordino tra di loro, che qualcuna rompa il ghiaccio. Confronto = concorrenza = spinta a fare meglio.
  2. Far vedere concretamente i progetti realizzati: ci vuole molto a far vedere con foto i progetti realizzati? No! Ad esempio con Google Maps una onp come Charity Water (innovativa questa onp, dateci una occhiata) ha realizzato una mappa dei vari interventi che negli anni ha realizzato in vari paesi del mondo (pozzi, fontane per attingere acqua). Di seguito si può trovare sia la mappa di alcuni interventi realizzati sia un particolare dell’icona che appare ogni volta che si clicca su un differente progetto.

Mappa degli interventi
Icona di spiegazione del progetto
La proposta di Fundraising.it è tanto semplice da eseguire, quanto complessa per la cultura del nonprofit italiano, troppo chiuso in sè stesso e nelle singole onp. Cosa ci vuole ad esempio, come puoi vedere nel profilo Charity Navigator di Save the Children USA che allego qui sotto, a mettere online lo stipendio del CEO o direttore o presidente di una onp, se lo fa Save The Children USA perchè in Italia questo non si fa? Che io sappia gli unici fundraiser italiani ad aver dichiarato quanto prendono sono Luciano Zanin e Paolo Ferrara (un consulente ed un fundraiser) e vedi qui il post relativo.

Potremmo partire anche da questo per rendere + trasparente, + confrontabile il fundraising italiano?
Profilo di Stc USA su Charity Navigator

[Foto di Howard Lake sotto licenza Creative Commons]