Fare cause related marketing a Pasqua è possibile? Certo che si e ci sono esempi di aziende che concordano con le organizzazioni nonprofit modalità di comunicazione.
insieme valutano come promuovere un proprio prodotto, la propria immagine e la mission dell’organizzazione nonprofit.
Bogo – Buy one, give one
Ritengo che una delle modalità più semplici e intuitive per il consumatore che si accinge ad acquistare un prodotto e un servizio dietro al quale ci sta una iniziative di cause related marketing, è la modalità Bogo – Buy one, give one.
In pratica si compra un oggetto e l’azienda da cui lo compri farà una donazione “simile ed equivalente” all’onp. E’ uno dei mofdi più facili e immediati per far “passare” un progetto di cause related marketing, è misurabile, non ci sono cifre, percentuali che il sostenitori si deve mettere a calcolare all’atto dell’acquisto del prodotto. L’esempio reale: scopri come Toms shoes, promuove sul suo sito la campagna di cause related marketing.
Campagna di Pasqua Lindt USA
Un bell’esempio invece di iniziativa di cause related marketing per Pasqua (se ne hai fatto uno anche tu e la tua onp lascia un commento e lo pubblicheremo) è il seguente: la Lindt USA (la famosa marca di cioccolato) dona $0,10 all’associazione Autism Speaks per ogni coniglio di cioccolato acquistato nei negozi o sul sito della campagna http://www.lindtgoldbunny.com/ . L’iniziativa è sicuramente interessante, anche se, fa notare il consulente americano Alden Keene, la donazione della Lindt è un po’ troppo bassa se paragonata al costo del coniglio di cioccolata che costa tra i €5 e i €7.
L’errore forse è quello di non aver guardato alle ricerche sul CRM negli USA. Infatti, maggiore è la donazione promessa dall’azienda profit (la Lindt in questo caso promette di donare fino a $100.000), maggiore è il successo della campagna.