Tecniche di Fundraising

Hai mai avuto bisogno di coordinare i volontari?

Continuano le nostre interviste a chi lavora nel fundraising, nel nonprofit ed anche nella gestione e coordinamento dei volontari. Ci parla del suo ruolo e del ruolo di volontari in Save the Children Italia, Federica Testorio, la coordinatrice dei volontari per l’Italia.

Francesco: Come hai deciso di fare questa professione?
Federica: La scelta di lavorare nel nonprofit e nel settore specifico delle organizzazioni non governative è stata una scelta di vita. Sono laureata in statistica e l’incontro con Save the Children è stato casuale, ho conosciuto infatti Save the Children mentre facevo uno stage presso la cooperativa mag2 che a Milano affitta i locali a Save the Children. mi sono informata e proprio in quel momento stavano cercando una persona. Nel febbraio 2005 ho iniziato a lavorare come dialogatrice prima e poi come coordinatrice locale del programma.

Prima dell’incarico attuale il mio lavoro era inserito nel dipartimento marketing in Save the Children poi dopo una riflessione interna si è deciso di costruire da zero una rete di volontari. Nel 2006 per il lancio della nostra campagna internazionale Riscriviamo il futuro, che si propone di portare a scuola 8 milioni di bambini/e e ragazzi/e che vivono in situazioni di conflitto e che non hanno accesso all’istruzione, abbiamo avuto la prima mobilitazione di volontari. In quell’occasione abbiamo promosso la campagna con una vendita di piante, ma il tutto, anche a livello di volontari, era gestito da una società esterna. Attualmente invece possiamo gestire e formare i volontari dall’interno.

Francesco: Quali caratteristiche secondo te deve avere un coordinatore di volontari?
Federica: La professionalità prima di tutto e poi la capacità di sapere dove si vuole arrivare e come arrivarci.
Non si deve inoltre cadere nell’errore di cercare volontari e poi magari non sapere cosa fargli fare. Il lavoro di coordinamento dei volontari parte tutto da una strategia iniziale ben precisa che va decisa a livello di organizzazione

Francesco: Cosa fa una coordinatrice di volontari?
Federica: I volontari all’interno della nostra organizzazione svolgono principalmente due attività: sensibilizzazione e raccolta fondi. Man mano ovviamente le attività si ampliano e si strutturano dando vita anche a nuove opportunità di volontariato.
Il programma di volontariato è attivo a Roma e Milano o con i gruppi di appoggio in altre città: io faccio attività di formazione ai gruppi, li aiuto a strutturare attività di raccolta fondi ed a volte sono anche i volontari che propongono le attività.

Francesco: E’ utile il ruolo dei volontari?
Federica:I volontari sono utili perchè dedicano il loro tempo per parlare di noi e dei nostri progetti.Fanno sensibilizzazione nelle scuole per parlare delle problematiche che Save the Children affronta. Azioni di advocacy come per Riscriviamo il Futuro hanno bisogno dei volontari perchè la loro credibilità è per sua natura molto alta e inoltre alcune azioni, come la raccolta firme che abbiamo lanciato quest’anno, hanno bisogno di un passaparola che solamente i volontari possono dare e organizzare al meglio.
In questo anno i volontari di Save the Children hanno svolto:tre grandi campagne di piazza (raccolta fondi mediafriends-fabbrica del sorriso, la campagna Uniti per i Bambini, Uniti contro L’AIDS insieme ad altre 10 organizzazioni, la campagna Riscriviamo il futuro). I volontari hanno anche organizzato loro eventi: recentemente and esempio è stato organizzato un torneo di tennis dedicato a Save the Chidren, ma anche cene con colleghi in cui si proiettava un video di Save the Children o eventi di sensibilizzazione nei teatri.
Molte di queste idee vengono dai volontari, le costruiamo insieme rispettando un codice di condotta che ci siamo dati.

Francesco:Quali sono i vantaggi e gli svantaggi della professione
Federica:Fare questo lavoro vuol dire credere nelle persone, dunque l’impatto che le persone mettono nelle cose che fanno ti da tanta energia, gestione risorse umane e formazione, relazioni. Di difficile è capire i diversi motivi per cui le persone si avvicinano al volontario, ci si domanda spesso come l’organizzazione può dare qualche cosa a queste persone.
Bisogna mantenere sempre un’alta professionalità, è difficile relazionarsi con tante persone, si tende a considerare i volontari come utili ma non indispensabili mentre invece i volontari che veramente si impegnano devono sempre godere di un alta considerazione da parte dell”organizzazione perché molti di loro migliorano il know-how di una struttura e la migliorano. Non basta come organizzazione pensare di chiedere al volontario del tempo solamente perchè si è nonprofit dunque “buoni”.