La trasparenza delle organizzazioni nonprofit passa sempre più attraverso internet. In Italia il web è utilizzato dalle organizzazioni nonprofit per comunicare i dati del bilancio economico o per evidenziare aspetti maggiormente legati alla propria mission attraverso il bilancio sociale.
Purtroppo manca in Italia una piattaforma di confronto tra le diverse organizzazioni nonprofit: se infatti un donatore volesse effettuare un confronto tra i costi del fundraising delle diverse organizzazioni(cioè quanto spende l’organizzazione nonprofit per raccogliere le donazioni e dunque quanto effettivamente della donazione viene destinato alla buona causa dell’organizzazione) dovrebbe visitare i vari siti internet e provvedere ad una lettura di bilanci non sempre comprensibili ai più o, a volte, analizzare semplici grafici ed operare un confronto diretto.
Ben diversa è l’esperienza statunitense dove una serie di siti, sviluppati dalle cosiddette watchdog organizations, vere e proprie associazioni a difesa e tutela del donatore, rendono disponibili e comparabili dati contabili di numerosi organizzazioni nonprofit nazionale e internazionali con sedi negli Stati Uniti.
Un primo sito è www.guidestar.org che raccoglie ed elabora tutti i Form-990, dei rendiconti finanziari che ogni organizzazione nonprofit è tenuta ad inviare annualmente all’IRS (l’agenzia delle entrate statunitense).
Tali rendiconti contengono persino l’elenco dei primi 5 maggiori stipendi erogati dall’organizzazione unitamente al nome, cognome e carica sociale del dipendente che li percepisce.
Nel sito www.charitynavigator.org si possono confrontare elaborazioni percentuali tratte dai suddetti Form-990; è possibile anche conoscere l’ammontare dello stipendio del direttore dell’organizzazione nonprofit e l’incidenza che questo stipendio ha sui costi dell’organizzazione nonprofit.
Va in questo senso ricordato che già dal 1987 negli Stati Uniti è obbligatorio comunicare i salari percepiti dai manager del nonprofit, segno questo di un recepimento, anche a livello politico, dell’esigenza, da parte dei donatori, di una maggiore trasparenza delle organizzazioni nonprofit.
Se i donatori americani vogliono segnalare comportamenti non corretti dell’organizzazione nonprofit nel processo di raccolta e gestione dei fondi è attivo il sito www.give.org all’interno del quale è possibile inviare segnalazioni su pratiche di raccolta fondi non corrette da parte delle organizzazioni. Il sito è gestito dal Better Business Bureau, una associazione a difesa degli interessi dei consumatori, con un ramo di interesse specifico nel nonprofit.
Le agenzie nonprofit sono in questo caso tenute a rispettare degli standard di comportamento e rendicontazione pubblicati sul sito e liberamente consultabili da ogni donatore.
Tutti i siti citati in questo articolo sono liberamente visitabili da qualsiasi cittadino/donatore che fosse interessato a mettere a confronto, con dati tratti dai bilanci pubblicati dalle organizzazioni nonprofit, l’operato delle diverse organizzazioni.
E’ certo che aridi numeri non dicono tutto e sicuramente il conoscere le associazioni attraverso la pratica del volontariato è sicuramente un modo migliore per valutare il lavoro svolto, ma per una maggiore trasparenza del settore nonprofit italiano è sicuramente interessante veder sviluppato in futuro un sistema di rendicontazione, comunicazione e confronto dei risultati ottenuti dalle diverse organizzazioni nonprofit all’interno di una stessa piattaforma/sito internet. Un primo passo avanti è stato fatto con la nascita dell’Istituto Italiano della Donazione.