Libri sul Nonprofit

Per una semantica del corpo. Segni, segnali e linguaggi non verbali

Quali operatori del Terzo Settore dovrebbero interessarsi di comunicazione non verbale? Perché gli addetti del “sociale” dovrebbero possedere elementi base di interpretazione del linguaggio del corpo? Ogni interazione tra persone contiene in sé informazioni spesso trascurate dagli attori in campo.
Chi lavora dentro le organizzazioni nonprofit a stretto contatto con colleghi, chi si occupa di comunicazione e fund raising e chi è incaricato della selezione e gestione del personale, come può rinunciare a queste informazioni “aggiuntive”, preziosi tesori per una maggior comprensione reciproca?
Per una semantica del corpo, di Roberto Tassan (esperto di comunicazione, semiologia, semantica e linguistica), propone l’interpretazione del linguaggio del corpo, il quale spesso tradisce informazioni contrarie a quelle espresse verbalmente. Tassan fa luce sul significato di particolari movimenti degli occhi, del volto e del capo. Anche le mani e gli arti inferiori comunicano “sempre”.
Più ci si allontana dal capo, più lo strumento di comunicazione (ad esempio i piedi) faticano ad essere controllati, rivelando involontariamente malumori, disinteresse, entusiasmo. Il volume, che esordisce con una breve storia della comunicazione interpersonale, è arricchito da curiosità antropologiche e di “costume” e si conclude con l’ammissione che il corpo, spessissimo, ci svela, mette a nudo quello che pensiamo veramente.
La comunicazione non verbale è, in larga misura, un prodotto dell’inconscio, sul quale la volontà dell’uomo non riesce ad intervenire (in larga misura, poiché vi sono tutta una serie di segni in cui la volontà di chi comunica è palese). Un libro dal linguaggio semplice, un libro chiaro, non teorico, utilissimo e…divertente!

Per una semantica del corpo. Segni, segnali e linguaggi non verbali
di Roberto Tassan
Franco Angeli, Milano, 2005
Pag. 208