Spesso ognuno di noi viene contattato da aziende profit per rispondere, telefonicamente o tramite questionari cartacei, a dei sondaggi che vogliono indagare sulla soddisfazione del cliente. E come organizzazione nonprofit, come fundraiser come stai misurando la soddisfazione del tuo donatore? Credi che il semplice “fare del bene” sia sufficiente per i tuoi donatori? Ti sei fatto una tua idea, un’opinione se il tuo donatore è contento oppure no dell’operato dell’organizzazione nonprofit?
Adrian Sargeant, ricercatore presso The Center on Philanthropy at Indiana University, ci suggerisce 5 modi per perdere un donatore:
- Ignorarlo
- Dirgli una bugia
- Non rispondere a telefonate o lettere
- Essere scortese
- Non mantenere le promesse fatte
Proprio il fatto di non chiedere mai ad un donatore cosa ne pensa dell’operato dell’onp equivale ad ignorarlo (punto 1 precedente). E questo cosa influenza?
Influenza la capacità dell’onp di trattenere i donatori. In Gran Bretagna il 50% dei first-time donor (coloro che donano per la prima volta ad una onp a cui non avevano mai donato prima) non effettua poi una seconda donazione, e negli USA su 6 donatori acquisiti in un anno, in media 5 non rinnovano più la donazione.
Dunque cosa aspetti a capire meglio la soddisfazione del tuo donatore? Non ci si può nascondere dietro le solite scuse: che costa fare sondaggi di questo tipo, che non si ha il tempo, che il budget va impiegato sui progetti e non su queste cose che fanno le aziende profit e così via…tutte scuse!!!
Liberamente tratto da Mal Warwick Newsletter