Aria Aperta Fitness E Fundraising
Tecniche di Fundraising

Aria aperta, fitness e fundraising. Come sfruttare questi elementi per raccogliere fondi.

A volte, per trovare nuove idee, basta guardarsi attorno e raccogliere gli stimoli che ci arrivano da tutto intorno.
Anche per organizzare un evento di raccolta fondi.
Ad esempio, hai mai pensato che svolgere attività all’aria aperta sia un po’ come dare ad un fundraiser una tela bianca dalle infinite possibilità?

In questo periodo svolgere eventi all’aperto è diventata un’abitudine. E’ possibile trovare nuovi donatori sfruttando questa nuova tendenza? E’ possibile creare un evento di raccolta fondi basato sugli interessi personali dei donatori?
In questo articolo troverai uno spunto interessante per unire il mondo del fitness alla buona causa dell’organizzazione nonprofit, in un’iniziativa che sia vincente per entrambi.

Cosa troverai in questo articolo

Eventi di fundraising post Covid

Sono sicuro che anche tu, appena è stato possibile uscire dalla zona rossa-arancione o gialla, avrai cercato il modo di andare a fare una passeggiata nel verde, in un parco pubblico, in collina o in montagna.

Il verde, la vita all’aria aperta è rigenerante per il corpo e per la mente. Nel verde siamo più rilassati, più attenti ai particolari, più concentrati e anche più predisposti all’incontro con altre persone. E’ cos’ in General, in questo particolare periodo storico le attività all’aria aperta sono diventate ancora più apprezzate

Forse sarà capitato anche a te ultimamente di vedere dei banchetti di dialogo diretto anche in alcuni parchi pubblici cittadini. In effetti è una strategia corretta, infatti il face to face sia basa sul principio di cercare i potenziali donatore  dove sono più predisposti ad ascoltare e dialogare.

I parchi però sono anche un luogo dove rigenerarsi e dunque dove poter svolgere attività fisica: ti sarà capitato certamente in questi mesi di vedere svolgersi nei parchi corsi di yoga, pilates, tai-chi, hip-hop, nordic walking per ogni tipo di utenza, giovani, adulti, anziani, bambini.

Uno dei principi del fundraising è anche quello di comunicare alle persone giuste, nel modo giusto e al  momento giusto.
Partendo da questi presupposti:

  • la maggior frequentazione degli spazi aperti
  • la necessità di spostare attività di fundraising in posti all’aperto
  • la disposizione delle persone a svolgere attività fisica all’aperto

Cosa possiamo farci venire in mente da poter proporre ai nostri potenziali donatori in un luogo “verde”?

Come trasformare la crisi in opportunità

Sappiamo che la generosità degli italiani non si è fermata  durante il Covid, al contrario le donazioni e gli aiuti al terzo settore sono stati ingenti.
Al contrario, come cittadini, ma anche come fundraiser, sappiamo anche che ci sono interi settori dell’ambito profit che hanno avuto pesanti ripercussioni dalla crisi economica in atto. Uno di questi settori è quello della palestre.

Un settore dove molti personal trainer si sono dovuti reinventare un lavoro diventando esperti di dirette Facebook, Instagram o Youtube dove svolgere la propria professione.
Non è facile emergere in poco tempo nel sempre più popolato mondo dei personal trainer / coach online, così come non è facile per molti laureati in Scienze Motorie poter fare esperienza anche tramite tirocinio universitario all’interno delle palestre a causa del lungo periodo di chiusura e anche delle restrizioni ancora in vigore.

Un evento di fundrasing all’aria aperta

Cosa puoi fare come fundraiser per creare una partnership vincente tra profit e nonprofit?
Un’idea che all’estero sta funzionando molto è quella di fare leva sulla capacità che l’attività fisica ha di stimolare il benessere psico-fisico delle persone. Ad esempio potresti invitare i tuoi donatori o i tuoi prospect  ad una lezione di yoga, ad una passeggiata, ad una seduta di calisthenics.

Si tratta quindi della creazione di mini eventi sportivi all’aria aperta legati alla raccolta fondi per una buona causa. Attenzione, dico “mini” per la partecipazione contingentata anti assembramento, non per sminuirne la validità. Si tratta di eventi per 20/30 persone alla volta. proprio come se fosse una classe di yoga o di un qualsiasi corso di ginnastica. 

Quali sono i passaggi da seguire?

1-Trovare un istruttore

Se come fundraiser frequenti palestre o centri sportivi sicuramente troverai personal trainer (di solito sono quasi tutti a partita iva)

2- Invitalo a conoscere la tua organizzazione nonprofit

proprio come se fosse un donatore, dovrai ingaggiarlo sui valori e sui progetti della tua organizzazione. Non lo stai ingaggiando gratuitamente, questo è vero. ma se vuoi che l’evento sia un successo ti serve quella marcia in più che solo una buona motivazione può dare!

3- Creare insieme l’evento 

Dovrete trovare il modo di creare insieme un evento. Deve essere chiaro che il tuo istruttore non ha solo un ruolo passivo “fai quello che ti dico di fare”. ma un vero e proprio partner di progettazione. Tu conosci i donatori e il tuo target. Lui conosce i suoi sportivi e la disciplina. Unite le forze per creare un evento di successo!

Elementi su cui puntare

    1. Presentare benefici dell’attività fisica e della disciplina sportiva / pratica sportiva che il coach insegna
    2. Svolgere una lezione di prova gratuita (come già fanno tantissime palestre quando vuoi iscriverti) insieme al coach
    3. Conoscere la buona causa dell’organizzazione nonprofit

Questo suggerimento è sicuramente più valido per quelle organizzazioni nonprofit attive nell’ambito socio-sanitario dove il benessere psico-fisico è anche parte della missione dell’organizzazione nonprofit stessa.

I vantaggi della partnership

Al termine della giornata la partnership sarà sicuramente win-win per entrambi. Infatti sia il personal trainer/Coach sia l’oragnizzazione avranno l’occasione di incontrare nuovi segmenti di target. 

Il personal trainer / coach avrà svolto il suo lavoro verso un target nuovo (i volontari e donatori dell’organizzazione), che potrebbe iniziare a seguirlo/a online o in palestra

Allo stesso modo, l’organizzazione nonprofit potrà raggiungere un pubblico nuovo (gli allievi del personal trainer) con nuove iscrizioni, donazioni

Inoltre non dimentichiamoci l’effetto felicità: le persone coinvolte avranno svolto attività fisica per cui avranno sviluppato endorfine tali da produrre una sensazione di benessere e felicità. Che per il sostegno a una buona causa è sempre un ottimo punto di partenza!

Spero che questo articolo ti abbia dato qualche spunto per la creazione di mini eventi di fundraising legati allo sport e al fitness.

Come sappiamo, sono due mondi che ormai da anni hanno aperto un dialogo e uno scambio reciproco. Ma in particolare, questa idea di eventi sportivi all’aria aperta sta funzionando molto all’estero. Nei paesi anglosassoni è una pratica ormai decisamente comune.
Perciò, perchè non prender spunto dalle idee he funzionano?