Chi dona e perché donaStartup fundraising

Il fundraiser deve rendere felice il donatore?

E’ bello ogni tanto trovare libri che parlano di studi sulla psicologia della donazione alle organizzazioni nonprofit. Science of giving è uno di questi. Vediamo un approfondimento di una delle tesi sostenute in questo testo.

1- Perché si dona?
Perché abbiamo di ritorno dei benefit emozionali. Donare: lenisce i sensi di colpa, preserva l’immagine di noi stessi, ci fa sentire meglio

2 – Siamo più felici quando facciamo un’unica grande donazione o tante piccole donazioni?

Il benefit emozionale della donazione è più alto quando la donazione stessa viene suddivisa in molteplici donazioni invece che in una sola grande donazione. Questo sottolinea la grande importanza che hanno le donazioni pianificate e ricorrenti verso l’organizzazione nonprofit. Dunque è consigliato far si che i donatori conoscano l’organizzazione nonprofit iniziando con una piccola donazione e poi “imparino” a donare nel tempo in modo continuativo.

3 – Cosa rende le persone più felici? Donare o ricevere?

Donare e ricevere fanno sentire felici, la combinazione migliore per un donatore è quella di donare e ricevere allo stesso tempo. Come è possibile ciò? Un chiaro esempio sono le iniziative di cause related marketing dove compriamo un bene/servizio per la nostra utilità ma allo stesso tempo doniamo: in questo modo si creano due ritorni positivi. L’autore dello studio presente su Science of giving suggerisce che l’organizzazione nonprofit deve migliorare il collegamento tra la donazione effettuata e il risultato ottenuto, andando a generare quelle emozioni legate alla felicità di veder realizzato positivamente un progetto a cui si ha partecipato.

4- C’è un collegamento tra la donazione in denaro e la donazione di tempo?

Si, le persone che fanno volontariato sono maggiormente spinte a donare e a donare somme più alte.