pasqua donazioni
Tecniche di Fundraising

Pasqua è alle porte…sei pronto per chiedere una donazione?

La tua campagna natalizia ormai è partita ed è ora di pensare alla raccolta fondi per la prossima Pasqua.

Ma sarà una Pasqua come tutte le altre?Non sarà come tutte le altre perché piano piano l’impatto della crisi economica arriva anche nel mondo delle donazioni e del fundraising.

Non dobbiamo però farci prendere dall’ansia o dalle preoccupazioni ed è il motivo per cui in questo articolo ti parlerò certamente di crisi e di come cercare soluzioni e modalità con cui rapportarsi con i tuoi donatori in vista della prossima campagna di raccolta fondi importante, ovvero quella pasquale.

Si dona meno con la crisi?

Perché cercare risposta a questa domanda? Non è una domanda da poco, perchè devi considerare che se stai programmando la tua campagna di Pasqua e devi anche capire come i tuoi donatori si potrebbero comportare.

Da una ricerca (Donor Pulse Autumn 2022) di Enthuse.com dell’autunno 2022 sui donatori inglesi (e sappiamo bene in che tempesta economica è la Gran Bretagna oggi) si nota che c’è una lieve diminuzione delle donazioni da parte degli under 40. 

 

e che i donatori con redditi sotto le 20.000 sterline non hanno più fatto una donazione negli ultimi tre mesi (errata corrige grazie ad Alessandro Colicci: i donatori con redditi più bassi hanno donato negli ultimi tre mesi ma meno rispetto ai mesi precedenti, grazie Alessandro)

 

Utile anche vedere quali sono le cause che i donatori hanno voluto più supportare in questi mesi e si nota un incremento delle donazioni al settore sanitario così come alle organizzazioni che si occupano di povertà.

Dall’altro lato si assiste ad un netto calo delle donazioni in favore dell’emergenza in Ucraina.

Questo può significare una maggiore attenzione a quelle cause che si identificano con problemi del luogo in cui si vive (povertà, assistenza sanitaria, accudimento degli animali in quanto parte della vita di molte persone) rispetto a cause di situazioni di emergenza occorse in altri paesi. 

Per rispondere alla domanda iniziale se si dona meno in tempo di crisi economica la risposta è che sicuramente le donazioni potranno calare a causa dell’aumento del costo di beni di prima necessità e della perdita di potere economico da parte delle famiglie (aumento inflazione).

Il grafico seguente ci spiega come in Gran Bretagna oltre il 50% delle famiglie sente di essere messa finanziariamente peggio. Questo non identifica un immediato calo delle donazioni ma sicuramente può anticipare un trend in arrivo. 

 

Cosa spingerà i donatori a donare a Pasqua?

E’ evidente che oltre che per un senso morale di aiutare le altre persone, le donazioni in tempo di crisi sono dettate specialmente dal vedere l’impatto che il lavoro delle organizzazioni non profit ha rispetto a persone che sono “vicine” al donatore e a persone che hanno problemi a mantenere uno standard base di vita (casa, lavoro, cibo). Nel grafico seguente puoi verificare i motivi per cui i donatori inglesi hanno donato negli ultimi tre mesi.

 

 

Cosa potrebbe succedere da qui a Pasqua?

La crisi economica potrebbe portare a:

  1. Donatori che donano meno o non donano più: sostiene Moceanic.com che i donatori potrebbero scegliere a chi continuare a donare, su 5 organizzazioni potrebbero scartarne due. Soluzione: rimanere in contatto costante con il donatore in modo da essere sempre “nei suoi pensieri”.
  2. Grandi donatori che non donano più: di solito durante i periodi di alta inflazione le persone ricche sono meno colpite dalla crisi economica però potrebbero decidere di diversificare i propri investimenti e così anche le donazioni verso le organizzazioni nonprofit. Importante in questo caso anticipare eventuali dubbi, rimostranze mai fatte, chiedendo un incontro di persona per aggiornare su cosa sta facendo la tua organizzazione
  3. Fare fundraising costerà di più: il costo della carta è cresciuti fino al 90% in più rispetto al 2021 per cui fare direct mailing ti costerà di più e così anche i servizi postali. Le soluzioni potrebbero essere di semplificare il mailing e di concentrarti sui donatori più attivi e meno su quelli che non donano da tanto tempo o che hanno donato poco e raramente nel tempo.
  4. Attrarre bravi fundraiser costerà di più: come noto nel settore nonprofit c’è un problema relativo alla remunerazione dei dipendenti rispetto al settore profit. La crisi potrebbe portare le persone con alte capacità di fare bene la raccolta fondi ad essere ricercate sul mercato e ad avere un costo maggiore. In questo caso l’organizzazione sarà chiamata a fare una scelta se investire sulle persone e sui dipendenti (come dirò anche più avanti) o se decidere di risparmiare.

10 consigli per la tua campagna pasquale

Ecco alcuni consigli per programmare al meglio la tua campagna pasquale:

  1. Mantieni il focus sull’impatto del tuo lavoro: quando la crisi economica intacca anche i bilanci delle organizzazioni nonprofit si corre il rischio di porre l’attenzione sulla crisi che impatta l’organizzazione, mentre bisogna mantenere una comunicazione incentrata su cosa ha già fatto la tua organizzazione per la società / le persone in questo tempo di crisi
  2. Puoi parlare della crisi economica ma nel modo giusto: al donatore non dobbiamo vendere “un uovo di Pasqua” ovvero non dobbiamo vendere false speranze per cui va benissimo parlare della crisi economica ma devi farlo nel modo giusto ovvero facendo capire le soluzioni che l’organizzazione ha approntato o pensa di approntare per far fronte alla crisi in atto
  3. Ragiona in termini di investimento e non di mera donazione: il termine investimento è preso in prestito dal mondo profit ma possiamo calarlo nel contesto del nonprofit in quanto può contenere un messaggio di speranza per il futuro. La donazione è un investimento per il futuro della società, un investimento per migliorare oggi e domani le condizioni di vita di persone “vicine” al donatore.
  4. L’organizzazione controlla la crisi economica, ma non è controllata da essa: questo è uno dei messaggi che potrai veicolare con la tua campagna di Pasqua. Il messaggio da dare è che “nonostante tutto”, la tua organizzazione c’è e fa, produce risultati e impatto coi suoi programmi.
  5. Ricorda che non stai chiedendo una donazione: come fundraiser devi avere un mindset molto chiaro. Non chiedi mai una donazione, ma stai:
    • combattendo per una causa in cui tu e il donatore credete
    • soddisfacendo un bisogno sociale impellente
    • cambiando il mondo
      Devi ripeterti questo mindset mentre stai preparando la tua campagna pasquale e crederci perchè è fondamentale per approcciarsi nel modo corretto al tuo donatore, sia che tu gli chieda una donazione di persona sia che tu stia preparando il testo per un mailing.
  6. Se sei un leader, ceo, amministratore di ente nonprofit curati dei tuoi dipendenti: creare una campagna di fundraising importante come quella di Pasqua passa anche dall’avere cura dei propri dipendenti. La crisi economica impatta e impatterà su tutti i contesti famigliari per cui anche sui tuoi dipendenti. E’ importante non ridurre le iniziative di formazione e motivazione dedicate al personale dipendente anzi, al contrario, di implementarne di nuove e più efficaci. Questo aiuta a mantenere un personale motivato e concentrato sull’obiettivo
  7. Taglia i costi con lo scalpello, non con un’ascia: quando arriva la crisi è facile fare dei tagli indiscriminati ai vari budget compreso quello del fundraising. Non sto dicendo che è sbagliato fare i tagli ma devono essere fatti chirurgicamente, è facile distruggere con tagli sbagliati un programma di fundraising che funziona.
  8. Vai a pesca dove ci sono i pesci grossi: concentrati non solo sui grandi donatori ma anche sui mid level perchè durante tempi incerti la loro presenza e capacità di continuare a contribuire alla tua raccolta fondi è fondamentale. E questo ancor più in periodi di festa come quello Pasquale.
  9. Umanizza il tuo fundraising: in tutto questo parlare di risultati, impatto, cifre, richieste di donazioni non dimenticare che la raccolta fondi ha al centro la persona, donatore, beneficiario, non importa. Non limitarti dunque ad un approccio “da ufficio” al fundraising anzi aumenta le occasioni per incontrare i tuoi donatori personalmente, per motivare i tuoi volontari personalmente specialmente in vista dei numerosi banchetti pasquali che ci saranno nelle varie città e paesi.
  10. Non perdere le staffe: questa non è nè la prima nè l’ultima crisi economica che toccherà il mondo della raccolta fondi. Sta a te avere il controllo della situazione, sta a te credere nella causa, nei tuoi donatori, nel farti resiliente pronto per qualsiasi tempesta possa arrivare. La cosa peggiore che puoi fare è perdere le staffe, perdere fiducia nel tuo team, perdere il contatto con i tuoi donatori.

Come rimanere aggiornato sul fundraising

Ricordati che se vuoi essere sempre aggiornato sulle news di Fundraising.it hai varie possibilità per riceverli dove e come vuoi tu. Puoi: