Direttamente dal workshop tenuto al Festival del Fundraising su come rendere efficace la comunicazione delle nonprofit ecco gli appunti di Valentina Campagnaro sulla comunicazione per il fundraising diTom Ahern (il fundraising copywriter per eccellenza) con la semplicità che solo i grandi insegnati sanno avere, presenta una carrellata di slide tutte con lo stesso titolo: LO SO!
Ecco qui le tante piccole ma grandi regole per rendere la comunicazione delle nostre organizzazioni nonprofit più efficace.
Pillole preziose per aspiranti fundraiser
1. Ogni donazione dovrebbe avere un’idea avvincente di base.
Questo per mettere in moto la chimica dei nostri donatori.
La filantropia genera ormoni della felicità e scattano nel nostro cervello ogni volta che aiutiamo qualcuno.
Tre i nostri mantra per trasmettere questa idea nel modo più efficace:
- Keep it simple
- Make it memorable
- Find your “Unique Selling Proposizion” (USP)
2. Il direct mail (udite udite) non è morto e, anzi, rimane la fonte delle grande donazioni.
3. Coinvolgere fino in fondo il donatore
Tre sono le domande che dobbiamo porci per coinvolgere fino in fondo il donatore nella nostra causa:
- WHY? Siamo i numeri uno in qualcosa? Sì? Raccontiamolo attraverso piccole storie semplici da ricordare. Basta con i pipponi che iniziano con “Siamo un’associazione nata nel 1856 a Canicattì..”, che noia!
- WHY NOW? L’urgenza è una componente fondamentale. Raccontiamo ai nostri donatori perché la nostra causa è una priorità.
- HOW? il donatore non è interessato al lavoro che facciamo in sé e per sé ma a come lo comunichiamo.
4. Siate semplici!
Essere sofisticati nel fundraising è la scelta sbagliata: siate semplici!
5. Non dobbiamo pensare alle persone come i “nostri donatori”.
Pensiamo invece a noi come le “loro organizzazione”
6. Un questionario al donatore? Perché no!
Se non chiediamo mai, non sapremo mai. Uno dei problemi del FR è il sapere poco o niente del donatore
7. Il materiale deve passare il “You test”.
I donatori non si stancano mai di sentirsi fantastici. Quando incontrano la parola “TU” sono felici e si chiedono “stanno parlando di me?
8. Il gancio effetto sorpresa, hook, è una garanzia di una comunicazione efficace.
9. Le emozioni negative sono nostre amiche.
La regola è: quando chiedete usate storie tristi, quando ringraziate usate storie felici, quando richiedete l’aiuto del donatore usatele entrambe.
10. La parola perché ha dei poteri importanti: “Because of you”
11. Non si dice mai grazie abbastanza.
Bisognerebbe ringraziare 7 volte prima di chiedere ancora soldi!
Pillole facili o difficili da digerire?
Sicuramente non bastano per definire strategia per rendere più efficace la comunicazione delle nostre organizzazioni nonprofit, ma sono un ottimo punto di partenza per iniziare a ragionare su come modificare efficacemente la nostra comunicazione di fundraising.