Oggi ci troviamo nel mezzo di una vera e propria rivoluzione dell’intelligenza artificiale (AI) che, onda dopo onda, risacca e si insinua rapidamente nella realtà di tutti i giorni. Lo sviluppo dell’AI è estremamente diffuso e aumenta ad un ritmo esponenziale: pensa che Chat GPT ha raggiunto 1 milione di utenti in soli 5 giorni, contro i 3 anni impiegati da Netflix!
L’AI sta emergendo come un alleato incisivo e versatile, e la sua rivoluzione non riguarda solo la tecnologia, ma qualsiasi settore, compreso quello del nonprofit. L’impiego dell’AI, infatti, può integrare e ottimizzare il lavoro delle organizzazioni del Terzo Settore: l’AI è senza ombra di dubbio uno strumento preziosissimo per trasformare radicalmente il modo in cui le onp possono gestire le loro attività di raccolta fondi, integrando nuove modalità di lavoro, di relazione con i propri sostenitori, ristabilendo la gestione delle operazioni interne e pianificando diversamente le proprie attività.
Insomma, oggi L’AI è sempre più pervasiva e sarà dunque il caso di imparare a navigare in questo oceano 2.0: in questo articolo scoprirai come rimanere sulla cresta dell’onda con la tua organizzazione nonprofit (ONP), sfruttando al meglio le potenzialità base di ChatGPT, il più noto strumento di AI.
ChatGPT: presentati!
Prima di cominciare, è giusto che tu conosca meglio il tuo futuro assistente.
Dovrai scegliere, prima di tutto, tra le due versioni disponibili e principali di ChatGPT:
- una versione gratuita;
- una versione a pagamento chiamata ChatGPT Plus, che presenta moltissime ulteriori funzionalità.
Quando coinvolgi nuove forze all’interno della tua organizzazione, è normale che tu le abbia conosciute. Lo stesso vale per ChatGPT, che per l’occasione ha deciso di presentarsi così:
Adesso è il tuo turno: accedi al sito web o all’app che offre l’accesso a ChatGPT. Dovrai procedere, se necessario, con la registrazione di un tuo account o direttamente con l’accesso, qualora fossi già registrato. Ricorda di verificare la tua età in pochi e brevi passaggi per garantire l’utilizzo del servizio di AI.
Una volta effettuato l’accesso, inizia la tua conversazione per interagire con ChatGPT. Gli input che gli darai, attraverso le tue domande, si chiamano prompt: più sarai specifico e dettagliato nelle tue richieste, più ChatGPT saprà sorprenderti. Apprezza molto le persone puntigliose e minuziose!
Per conoscerlo ancora meglio, dovrai sperimentare tanto e continuare ad esplorare le sue capacità. Ricorda che questo strumento non trova risposte o prende decisioni al tuo posto, ma è un assistente che ti aiuterà moltissimo a velocizzare il tuo lavoro e a renderlo ancora più creativo e produttivo.
Di seguito troverai alcune delle capacità di Chat GPT con pochi e semplici spunti che ti ispireranno per cambiare prospettiva di lavoro per le tue raccolte fondi.
1. Ascolto Attivo e Trascrizione
Una delle capacità fondamentali di ChatGPT è l’ascolto attivo. Durante le riunioni, Chat GPT può trascrivere automaticamente ciò che viene detto, evitando la necessità di prendere appunti manualmente. Potrai concentrarti attivamente alle tue riunione e rileggere quanto emerso direttamente dalla trascrizione che ti fornirà il tuo assistente 2.0.
Immagina quanto possa essere prezioso questo strumento per trascrivere le chiamate registrate con i donatori, permettendoti di analizzare e catalogare facilmente tutte le conversazioni importanti e personalizzare al meglio la relazione con i tuoi sostenitori.
2. Ricerca di informazioni
ChatGPT può fungere da assistente nella ricerca di informazioni che attinge dagli innumerevoli dati di cui è nutrito. Non confonderti pensando che ChatGPT sia un motore di ricerca. I motori di ricerca – come Google – trovano i migliori risultati e lasciano scegliere a te le informazioni che desideri visualizzare.
Gli strumenti di intelligenza artificiale generativa non si comportano così: operano trovando il modello più comune e presentandolo come un fatto. Quindi, quando fai una domanda molto comune, ChatGPT può rapidamente darti la risposta giusta, ma se gli chiedi di cercare informazioni meno comuni è probabile che fornisca risposte errate, proprio perché il modello più comune non è sempre il modello corretto.
In generale, anche se è vero che l’AI è in continua evoluzione per aumentare le sue capacità e per migliorare le sue prestazioni, ricorda che ChatGPT può sbagliarsi e questo succede quando connette insieme modelli comuni errati: questo fenomeno è noto come hallucination. Pertanto, stai attento e verifica che le informazioni derivino da fonti affidabili, soprattutto quando si tratta di domande meno comuni o altamente specifiche. E, a onor del vero, ChatGPT è il primo a metter le mani avanti!
3. Connessione e lavoro per compiti specifici
Per svolgere lavori specifici, ChatGPT si può avvalere di ulteriori strumenti d’aiuto esterni, chiamati GPTs (Generative Pre-trained Transformers).
Supponi di chiedere a ChatGPT di creare una presentazione da presentare al tuo CdA: per realizzarla si dovrà avvalere della connessione ad uno specifico GPT, creato apposta per una determinata attività, in questo caso la creazione di un file di presentazione. I GPTs sono creati e personalizzati per compiti specifici, il che aumenta la loro accuratezza ed efficienza nella gestione di richieste specializzate, come la creazione di report per i donatori. Inoltre, utilizzando i GPTs per esigenze specifiche, le onp possono risparmiare tempo e risorse, permettendo al personale di concentrarsi su attività più strategiche, come il coinvolgimento dei donatori e lo sviluppo dei programmi.
4. La lettura
ChatGPT può leggere e analizzare documenti complessi, come rapporti annuali o studi di settore, estraendo le informazioni chiave e presentandole in un formato facilmente comprensibile. Questa capacità può essere molto utile per preparare report sintetici o riassunti per il tuo CdA.
Prova, ad esempio, a caricare il rapporto annuale della tua organizzazione e chiedi a Chat GPT di elencare almeno due storie significative e di farti suggerire quali potrebbero suscitare maggiore interesse nei tuoi donatori.
Chat GPT è in grado di leggere e poi riassumere documenti molto lunghi: questo ti farà risparmiare moltissimo tempo, ma ricorda che la risposta che avrai non potrà essere completa e pronta per il tuo donatore. Sei tu, fundraiser, a conoscere meglio dell’AI cosa funzionerà per i tuoi sostenitori: tu hai l’esperienza, la conoscenza, l’intuizione e la sensibilità umana da usare in battuta finale per elaborare le scelte giuste. Ricorda sempre che Chat GPT è uno strumento prezioso che ti può aiutare e assistere ad arrivare più velocemente a grandi risultati, il cui risultato dipende da te e dal tuo team.
5. Coaching strategico
ChatGPT non può prendere importanti decisioni al tuo posto, ma può essere un ottimo coach strategico! Può fornire molte domande-guida che stimoleranno il tuo pensiero strategico e ti aiutano a sviluppare idee innovative per le tue campagne di fundraising.
Prova, ad esempio, a chiedergli una mano per redigere un piano di raccolta fondi, fornendoti una serie di linee guida da tenere in considerazione per la redazione del piano stesso. Chat GPT può essere un ottimo strumento per aiutarti a stabilire delle direttive molto utili a cui rispondere per avere un prodotto – sia esso un piano, una mail o articolo – molto strutturato e completo. Prova, sperimenta!
6. Scrittura e ottimizzazione dei testi
Una delle funzionalità base di Chat GPT è quella della scrittura e creazione di testi. Potrai far tesoro di questa capacità di scrittura per preparare campagne di email marketing coinvolgenti, copy per post sui social media e moltissime altre comunicazioni. Quando gli richiederai un testo, ricorda che i dettagli non sono mai abbastanza: più sarai specifico, preciso, ricco di direttive e di particolari, più Chat GPT produrrà testi in linea con la tua idea… Potrebbe davvero soprenderti!
Fai subito un esperimento: chiedigli di scrivere la bozza di un’email per una determinata campagna di donazioni, specificando il tono che desideri, l’emozione che vorresti suscitare nel donatore e tre alternative differenti di CTA. Insomma, lasciati trasportare dalla creatività e sperimenta con Chat GPT per scoprirne le sue potenzialità linguistiche!
Ricorda che il suo prodotto non coincide con quello finale, ma avrai risparmiato moltissimo tempo e uscirai da qualsiasi “blocco dello scrittore” con una comunicazione originale che potrai infiocchettare con il tuo tocco da fundraiser!
7. Generazione di file e di immagini
Attraverso ChatGPT puoi anche creare file e immagini.
Per le presentazioni esistono GPTs specifici, come SlideSpeak, sito web esterno di AI specializzato nella creazione di presentazioni PowerPoint. Anche in questo caso vale la regola della ricchezza di dettagli: più sarai specifico, più il lavoro dell’AI sarà completo.
La creazione di immagini sta migliorando vertiginosamente: fino ad un anno fa le immagini generate tramite AI erano terribili, con persone da sei dita e arcate dentali che avevano più dello squalo che dell’umano. Ma la situazione sta migliorando velocemente.
ChatGPT, 3 consigli finali
Una delle abilità potenzialmente più interessanti e produttive di ChatGPT risiede nella sua capacità di connettersi a molti strumenti per esigenze specifiche. È proprio in questa modalità operativa, con un approccio integrativo, che si nasconde il futuro del fundraising.
Prima di concludere, ChatGPT ha tre consigli per te, relativamente a cosa potrai fare dopo aver letto questo articolo e nei prossimi passi nel tuo percorso con l’AI
1. Educarsi alla sperimentazione: investi nell’apprendimento dell’AI e delle sue applicazioni nel settore della raccolta fondi. Partecipa a webinar, workshop e corsi sull’AI nel settore nonprofit. Inizia a sperimentare strumenti di AI per compiti specifici, come la segmentazione dei donatori, la comunicazione personalizzata e l’analisi dei dati. Incoraggia i membri del tuo team a esplorare gli strumenti di AI e a condividere le loro intuizioni.
2. Sfruttare l’intelligenza artificiale per la personalizzazione delle relazioni con i donatori: utilizza l’AI per migliorare le relazioni con i tuoi donatori attraverso una comunicazione personalizzata. Implementa gli strumenti di AI per analizzare i dati dei tuoi donatori e personalizza l’outreach in base alle preferenze e al loro comportamento. Crea campagne mirate che risuonino con i singoli donatori, aumentando il loro coinvolgimento e la loro fedeltà. Utilizza le intuizioni e gli approfondimenti dell’AI per creare storie avvincenti che si connettono emotivamente con il tuo pubblico.
3. Integrare l’AI nel percorso dei donatori: incorpora gli strumenti di AI nei processi esistenti del percorso dei donatori. Mappa le esigenze del percorso dei donatori e identifica i punti di contatto chiave in cui l’AI può aggiungere altro valore. Utilizza l’AI per automatizzare i compiti di routine, liberando il tuo team per lasciarlo concentrato su attività più strategiche. Assicurati una perfetta integrazione degli strumenti di AI con il vostro CRM e altri sistemi per avere una visione profonda e completa, oltre i 360°.
In questo articolo ci sono semplici esempi su ciò che potrai fare, ma per far di più, per imparare, per crescere, dovrai sperimentare, testare e osare con ChatGPT e gli strumenti di AI. Dovrai dedicare tempo allo strumento e arriverai dove neanche ora puoi immaginare, e il momento giusto è a partire da ora.