Non si è ancora spento l’interesse per l’intelligenza artificiale, molte persone stanno continuando ad utilizzarla e si stanno formando per comprenderne il funzionamento: studenti che ci preparano gli esami, giornalisti che chiedono aiuto per scrivere un articolo, impiegati e funzionari che vi si rivolgono per un aiuto nel creare una presentazione per una riunione.
Un’iniziativa originale che in questi giorni ha fatto notizia sui giornali italiani riguarda la possibilità di chattare con Padre Pio: l’idea è semplice quanto geniale e secondo noi apre le frontiere anche per proposte innovative in termini di comunicazione per le organizzazioni nonprofit nell’ambito religioso.
Invece che far parlare le persone con un computer che genera risposte in automatico perchè non “personalizzare” il dialogo e far parlare le persone “direttamente” con un santo e quale santo migliore e tra i più conosciuti in Italia di Padre Pio?
L’iniziativa senza fini di lucro è di una start-up svizzera Impact On e di Fabio Salvatore, fundraiser/informatico – che lavora per Impact On- da tanti anni ospite e relatore al Festival del Fundraising.
Dice Fabio Salvatore in una intervista al “The Times”: “La tecnologia che sta dietro la chat con Padre Pio è ChatGPT a cui abbiamo aggiunto alcuni filtri. Ad oggi non so dire se è una iniziativa che avrà successo, ma se possiamo chiedere tutto all’intelligenza artificiale perchè non parlare anche di spiritualità?”.
Padre Pio parla tre lingue, italiano, latino e inglese ed è pronto a rispondere probabilmente a qualsiasi domanda. Noi di Fundraising.it abbiamo parlato con Padre Pio di donazioni, di trasparenza e anche di spiritualità nel fundraising.
Abbiamo dunque chiesto a Padre Pio di aiutarci a fare luce nel mondo del fundraising.