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Professione Fundraiser

Volunteer Love: chi, come e perché.

Il volontariato è uno dei pilastri portanti del nonprofit, forse quello più importante. 

I volontari sono la quinta essenza del fundraising, sono il cuore di cioccolato del tortino al cioccolato, sono l’asso nella manica di ogni organizzazione benefica e senza di loro tanti progetti non vedrebbero la luce e tanti obiettivi non verrebbero raggiunti.

I volontari sono un mondo da scoprire e da conoscere, sicuramente non vanno trattati con superficialità e si deve riconoscer loro l’enorme lavoro che aiutano a portare a compimento.

Perché ogni organizzazione nonprofit dovrebbe avere una rete di volontari? Chi sono i volontari ? Come si ricercano e come si gestiscono? 

Tanto da sapere, tanto da conosce e approfondire e quindi cominciamo da questa breve lettura.

Volontari:  chi sono? come si ricercano? come si gestiscono?

In questo articolo:

Perché un’organizzazione nonprofit dovrebbe avere una rete di volontari?

I motivi dietro questa scelta sono tantissimi e dipendono molto dal tipo di organizzazione e dai suoi obiettivi, progetti, entità e causa. Per rendere le cose più facili possiamo riassumere le motivazioni in tre punti:

  • Il contributo dei volontari fa la differenza.Talvolta, le organizzazioni nonprofit hanno una grande quantità di lavoro da portare a termine.  Ecco che per le attività occasionali, routinarie ma fondamentali, un volontario potrebbe correre in nostro aiuto.
  • Un gruppo di volontari permette di moltiplicare le competenze presenti all’interno dell’ente. All’interno delle organizzazioni nonprofit non si hanno sempre tutte le risorse necessarie per costruire un piano di raccolta fondi. Potrebbe mancare un grafico, una fotografa, un pittore, un cuoco ecc. insomma qualsiasi cosa. Le abilità dei volontari sono preziose!
  • I volontari ci permettono di usufruire di un bacino di idee nuove così da  mantenere l’organizzazione aggiornata ed originale. Un volontario è una persona in grado di aiutarci.
Attenzione! 

I volontari non devono essere spremuti come limoni, non servono per tappare buchi o per sopperire a budget ridotti.Ogni fundraiser deve dedicarsi al suo gruppo di volontari, entrare in contatto con loro, farli divertire anche durante le attività più pesanti e faticose. La gestione dei volontari necessita tempo, metodo, pianificazione, specifiche risorse dedicate ed entusiasmo. Coinvolgiamo i volontari solo se desideriamo metterci in gioco, solo così i risultati saranno strepitosi.

Chi sono i volontari?

Ci sono circa 5,529 milioni di italiani ( Vita, 2013) di almeno 14 anni che hanno svolto nel 2013 un lavoro volontario ovvero un’attività prestata gratuitamente e senza alcun obbligo per almeno una volta al mese. Il tasso di volontariato è aumentato sensibilmente dal 1993 ad oggi!

Alcune caratteristiche dei volontari italiani:

  • Il 23% sono benestanti
  • Il 22%  ha un livello d’istruzione molto alto e sono laureati. Più il livello d’istruzione è alto e più c’è una propensione a dedicarsi al volontariato
  • 9,7%  ha problemi economici
  • 10%  ha la licenza elementare
  • Le ore dedicate al volontariato in Italia sono circa 126 milioni
  • Il 37,7%  si dedica al volontariato per almeno dieci anni ( la continuità e la costanza sono fondamentali per un’organizzazione nonprofit)

Quali sono le organizzazioni per cui fanno volontariato? Ecco alcune statistiche:

  • 41%  è attivo in organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e onlus.
  • 24,3%  è attivo in organizzazioni religiose.
  • 15,8%  è attivo in associazioni culturali e sportive.
  • 9,2% è attivo in comitati, movimenti e gruppi informali.
  • 3,2% è attivo in partiti e sindacati.
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Dai boomers alla generazione Z, tutti fanno volontariato!

Più del 50% dei volontari ha un’età superiore ai 65 anni e solo il 10% dei volontari ha un’età che va dai 14 ai 24 anni. Quello che risulta importante non è tanto il motivo per cui ci sono delle differenze così evidenti ma sapere che ad oggi, dopo la pandemia, in un momento di crisi economica e lavorativa che risulta essere tutt’altro che passeggero e nel pieno della scroll-era ,i giovani vogliono entrare a far parte del mondo del volontariato per dare uno scossone alla loro vita sociale e al loro benessere psico-fisico.

La generazione Z e i Millennials ad oggi devono affrontare due sfide: disoccupazione e relazioni sociali. In entrambi i casi il volontariato riesce a fare la differenza e ad essere un elemento estremamente positivo, come?

  • Permette ai giovani di svolgere attività in compagnia di altre persone e così facendo i rapporti interpersonali aumentano e son sostenuti da attività significative e che arricchiscono.
  • Valorizza le capacità dei giovani e li mette alla prova in continuazione. Non si smette mai di crescere e di scoprirsi.
  • Aumenta le aspettative finalizzate alla ricerca o al mantenimento di un lavoro.  Sono tanti i volontari che finisco di appassionarsi al mondo del terzo settore e poi, in un modo o in un altro, entrano a farne parte.

Perché fanno volontariato?

Le motivazioni, anche stavolta, sono tantissime. Ogni persona si attiva per la causa che sente più vicina da un punto di vista personale, spaziale o temporale. Ecco alcuni esempi:

  • alcuni credono nella causa sostenuta dall’organizzazione che smuove in loro delle motivazioni molto forti da un punto di vista etico;
  • altri vogliono dare il loro contributo alla comunità (il senso di comunità è sicuramente un qualcosa su cui fare leva);
  • altri ancora fanno volontariato seguendo le proprie convinzioni o il proprio credo religioso.

Quindi, il volontariato, un po’ come le donazioni, fanno sentire il volontario meglio con sé stesso, cosciente di aver fatto qualcosa di socialmente utile. Oppure in altri casi le attività di volontariato vengono realizzate per allargare i propri rapporti personali ed entrare in contatto con punti di vista differenti così da poter cambiare le proprie vedute personali.

Come si ricercano i volontari?

Come si ricercano i volontari per un’organizzazione, da dove si parte e quali sono gli strumenti da utilizzare? 

Per prima cosa si potrebbe utilizzare il modello C.A.D.I.  (collegamento, abilità, disponibilità ed interesse).

Si tratta di uno dei tanti modelli che è possibile trovare nel mondo della raccolta fondi e in questo caso nel mondo del people raising. Si tratta di un modello utile per identificare nuovi volontari ideali sulla base di quattro specifici elementi:

  • il collegamento che il volontario ha con l’organizzazione;
  • le abilità che il volontario introduce nell’organizzazione, ossia competenze specifiche che mancano e che forniscono un valore aggiunto;
  • la disponibilità di tempo che il volontario può dedicare (in questo modo si può dedurre anche quanto il volontario sarà costante);
  • l’interesse del volontario nei confronti della causa.

In questo modo riusciremo a trovare il volontario ideale.

Questo modello si può mettere in pratica a partire dai propri conoscenti, dagli amici dei dipendenti dell’organizzazione e via dicendo. Un modello applicabile all’infinito e per questo estremamente prezioso.

 
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Oltre a questo strumento si possono utilizzare altri canali come i social, i siti web dell’organizzazione, il volantinaggio, poster o inserzioni su giornali e magazine.

Ecco qualche esempio di siti web volunteer friendly:

Unicef

Il box dedicato per chi vuole diventare volontario. Un sito funzionale, intuitivo e in grado di saltare subito agli occhi. Inoltre, in questa sezione Unicef propone più strade per entrare nel mondo del volontariato. Nel menù a tendina, che si apre cliccando su “diventa volontario” troviamo: il volontariato dei programmi Italia Amica, Younicef, il Servizio Civile e le iniziative locali.

Unicef Diventa Volontario
Sito Web Unicef

Intersos

Anche questa volta all’interno del sito vi è un box denominato “Cosa puoi fare tu”, cliccandoci troviamo una finestra con su scritto “diventa volontario”. In questa sezione possiamo vedere i luoghi dove Intersos necessita di volontari oppure l’organizzazione propone un’altra attività, ovvero, quella di entrare a far parte dei comitati locali.

Volontari Inters
Sito Web Intersos

C.R.I.

Anche in questo caso il sito ha un box denominato “Volontariato” immediato e dritto al punto. Cliccando sul box possiamo ottenere maggiori informazioni per quello che riguarda: il volontariato classico oppure per il corpo militare volontario e il corpo infermiere volontarie. Se continuiamo con la navigazione troveremo informazioni anche per il Servizio Civile Universale e per il volontariato aziendale. Un sito molto curato di un’organizzazione che predilige il coinvolgimento dei volontari.

Volontariato Croce Rossa
Sito Web Croce Rossa Italiana

Come si gestiscono i volontari?

Come possiamo rimanere in contatto con i nostri volontari, quali sono gli strumenti da sfruttare?

Anche se sembra un po’ retrò Facebook rimane, tutt’ora, un canale privilegiato. Ricordiamoci che molti dei nostri volontari sono dei boomers! Questo social ci è di enorme aiuto sia per diffondere, tramite i volontari, le iniziative della nostra organizzazione e anche per effettuare comunicazioni, per questo motivo sono utilissimi i gruppi privati.

I tempi corrono e noi con loro quindi whatsapp è un must. Oggi giorno tutti hanno Whatsapp e questo strumento si trasforma in un modo per rimanere in contatto con i volontari.

Se sfruttiamo Whatsapp non dimentichiamoci delle care e vecchie chiamate. Avere a disposizione il numero di telefono è molto utile, una chiamata è apprezzata se esiste un alto livello di confidenza tra il volontario e il fundraiser. Questo è sicuramente uno dei mezzi più personali.

Le e-mail possono essere utilizzate ma principalmente per le questioni più importanti.

Anche se la pandemia ci ha anestetizzati e ci ha fatto dimenticare come sono i meeting fatti intorno ad un tavolo ricordiamoci che: un incontro di persona funziona cento volte meglio di qualsiasi messaggino, chiamata, incontro su zoom o e-mail. Gli eventi per i volontari sono fondamentali specialmente per ringraziarli alla fine di una campagna di fundraising che senza di loro non si sarebbe potuta realizzare.

La voce dei volontari

Manuela Persico

Essere volontaria ha reso prezioso ogni attimo degli ultimi trenta anni della mia vita e mi ha permesso di vivere esperienze incredibili. Essere volontaria è mettermi nei panni degli altri, guardare oltre, accogliere con un sorriso, è relazione ed amicizia ma soprattutto è dare e ricevere tantissimo Amore.

Carlotta Gambogi

Uno sguardo che ti attraversa l'anima, un grazie detto arrossendo, delle braccia accoglienti che sanno di casa. Un luogo dove tutto è possibile, dove dalle ceneri nascono ancora emozioni cristalline. Un pensiero che ti coccola durante il giorno e ti culla la sera. Un mondo che ti cambia. Questo è il volontariato.

Greta Moia2

Il volontariato ha concretizzato il mio amore verso gli animali. I volontari mi hanno insegnato e dato tanto. Ho creato relazioni solide, stimolanti e serene. Questa esperienza ha portato gioia nella mia vita e questo grazie ai cagnolini del canile e a tutte le persone, bellissime e fantastiche, che ho conosciuto.

Conclusioni

Quindi, come dobbiamo comportarci con i nostri volontari? Come facciamo a tenerceli stretti e a fargli capire quanto siamo loro grati e riconoscenti?

  • Facciamoli divertire! Un volontario annoiato ci lascerà quasi sicuramente, per questo motivo sorprendiamoli, creiamo dei momenti piacevoli e di condivisione. Via alle risate e agli spritz! Se creiamo un ambiente sereno e divertente molto probabilmente i volontari porteranno all’interno dell’organizzazione altre persone.
  • I volontari non sono tutti uguali e non sono solamente volontari, sono persone con interessi, vissuti, esperienze, storie da raccontare e con dei nomi propri. Impariamo a conoscere i nostri donatori, raccogliamo informazioni su di loro, ringraziamoli per quello che fanno anche perché non sono obbligati a farlo.
  • Coinvolgiamoli sempre e comunque. Abbiamo detto che ogni volontario è portatore di alcune specifiche competenze che si trasformano in un valore aggiunto per l’organizzazione. Chiediamo loro consigli, feedback e punti di vista. Alcune idee geniali nascono proprio dai volontari, avete presente le famosissime pigotte dell’Unicef? Frutto di una volontaria molto legata all’organizzazione.
  • Stimoliamo la loro curiosità che si trasformerà nel motore della partecipazione. Mostriamo loro le anteprime dei progetti a cui prenderanno parte, facciamoli entrare piano piano nelle nostre campagne, creiamo un senso di attesa fino al momento di climax massimo.
  • Pensiamo a cosa il volontario porta con se quando l’esperienza si conclude. Nessun evento dedicato ai volontari deve essere fine a se stesso, il tempo che il volontario dedica deve essere ben impiegato e coerente con l’organizzazione.

Se teniamo in considerazione tutti gli elementi possiamo ottenere grandi cose! Possiamo raggiungere i nostri obiettivi come squadra, accogliere nuovi volontari, innovarci ed essere ogni volta più originali e creare una comunità solida.

Perché abbiamo fatto questo articolo insieme?

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