Ricordo ancora quando comunicai per la prima volta a mia mamma di voler tentare le selezioni al Master in Fundraising. Fu la prima a saperlo.
Era estate, Agosto, un giorno di settimana. Lei arrivò per pranzo ed io emozionata, le dissi: “ho trovato la risposta! So che cosa voglio fare!”.
In un momento di totale fragilità fisica, nel bel mezzo di una malattia, il Master era qualcosa tanto nuova quanto chiara.
Era la mia strada ed io volevo a tutti i costi arrivarci. Sapevo che era necessaria la laurea per partecipare alle selezioni ed ecco che laurearmi entro ottobre divenne la priorità, nonostante la malattia.
Dopo la laurea le selezioni. Claudia mi chiama: “Larissa le selezioni sono andate bene ed hai anche vinto la borsa di merito di DataProsper, sei dei nostri ?”. Gioia, estrema, tutto sembrava, in quel momento, prendere la giusta forma dopo tanta fatica.
Ora sono su questa strada, consapevole che sia la mia. Il Master è arrivato come un regalo, inaspettato per il modo ed il tempo ma tanto atteso dentro. Quell’attesa che uno ha per poter dire, per davvero: “ecco sono dove voglio essere!”.
[Larissa]Queste belle parole che hai appena letto sono di Larissa, una delle studentesse della XX° edizione del Master in Fundraising. Ti ha raccontato cosa ha significato per lei intraprendere questo percorso in un momento molto particolare della sua vita.
Ebbene, se ti trovi in questo portale è perché hai a cuore il bene di qualcuno o di qualcosa, proprio come Larissa.
Anche tu sei qui perché vuoi aiutare chi soffre a causa delle ingiustizie che ci sono nel mondo. Hai scelto di voler cambiare la società in cui vivi, hai scelto di cambiare la vita delle persone. È un atto di coraggio che non tutti sono disposti a fare.
Per lottare contro le ingiustizie, per porre fine o diminuire la sofferenza delle persone, per salvare gli animali o dare loro una vita più dignitosa.
Se qui perché vuoi fare qualcosa per gli altri.
Chi è il fundraiser
Prima di parlarti del Master in Fundraising vorrei farti capire chi è il fundraiser.
Parto dicendoti subito che non esiste una definizione unica di fundraiser.
C’è chi usa il termine “fundraiser” per indicare il dialogatore di strada, oppure per indicare chi fa una campagna di crowdfunding o per chi organizza eventi di beneficenza.
Se fai una ricerca su Wikipedia trovi il significato di fundraising ma non di fundraiser.
Viene in nostro aiuto l’Oxford Dictionary, che definisce il fundraiser come
“La persona il cui compito è quello di cercare sostegno finanziario per un’organizzazione nonprofit, una Causa o un’altra impresa”.
L’idea è quella giusta, ma la definizione non valorizza il compito e la responsabilità che ha il fundraiser.
Il fundraiser fa qualcosa di straordinario, un po’ un super eroe o una super eroina.
Il fundraiser crea connessioni profonde con le persone per predisporle al dono.
Non si tratta “solo” di chiedere soldi. Ma di costruire, coltivare e curare le relazioni con i donatori, per portarli a fare qualcosa (donare) che li rende felici.
Per fare questo serve metodo, principi e regole ben definite, nonché abilità mentali e una passione smisurata.
Fare il fundraiser: cambia la tua vita e quella degli altri
Te lo assicuro, il fundraiser è uno dei mestieri più belli del mondo.
Se non ci credi prova a chiedere a qualcuno che fa questa professione da anni e vedrai che la risposta sarà bene o male questa:
“Il fundraiser è il mestiere più bello del mondo”
Ti spiego subito il perché, seguimi in questo esempio:
Il terribile conflitto che ha coinvolto l’Ucraina ha lasciato tante (troppe) persone senza una casa, senza un posto in cui vivere la propria vita, senza gli affetti, senza cibo. La guerra ha costretto il popolo ucraino a fuggire all’improvviso e abbandonare tutto.
Per fortuna, in questa tragedia, non sono mancati gli aiuti da parte dei governi e delle organizzazioni nonprofit. Queste ultime si sono subito attivate per fare tutto il possibile: fornire aiuti alimentari, medici, traporti, vestiti, case calde a accoglienti ecc.
Tutto questo ha un costo non da poco.
Qui entra in gioco la figura del fundraiser, un eroe o una eroina che ogni giorno si impegna per raccogliere soldi e far si che idee e progetti diventino realtà. Il fundraiser rende concretamente possibile l’aiuto raccogliendo donazioni (da persone, aziende, fondazioni ecc.) in nome di una causa.
È colui che trasforma il sogno in realtà, il motore del cambiamento.
Ti starai chiedendo:
“Come faccio ad acquisire le competenze adatte per diventare un fundraiser?”
Dovrai metterci impegno, studiare tanto e fare tanta pratica per diventare un vero fundraiser.
Te lo racconteranno gli ex-studenti e i docenti all’Open Day del Master Universitario in Fundraising.
Il Master in Fundraising: la strada maestra per diventare fundraiser
Ricordo come fosse ieri l’open day, durante il quale gli ex alunni non facevano che dire “il Master mi ha cambiato la vita”. E io pensavo fosse un’ esagerazione, una forzatura… Però il Master mi ha davvero cambiato la vita: ho conosciuto tantissime nuove persone e professionisti che mi hanno ridato fiducia nel mio lavoro e nelle mie capacità e sono stata assunta a tempo indeterminato dall’associazione che mi aveva scelto per lo stage, Diabete Romagna. Inutile dire che ne sono felicissima!”
[Judith, Alumna del Master]
Judith ha frequentato il Master in Fundraising nel 2017 ed ora lavora per una Onlus romagnola come fundraiser.
Se vuoi leggere altre testimonianze di Alumni e Alumne del Master fai un salto su questa pagina.
Il Master in Fundraising è un percorso rivolto a tutti coloro che vogliono diventare dei fundraiser professionisti.
Ti fornirà strumenti pratici, chiavi di lettura e concetti teorici per diventare un vero esperto di raccolta fondi.
Sarai pronto/a a buttarti subito nel mondo del lavoro e avrai l’opportunità di fare uno stage nell’organizzazione nonprofit dei tuoi sogni.
Il mercato del lavoro del nonprofit è alla continua ricerca di fundraiser professionisti. È uno dei pochi mercati dove la domanda è di gran lunga superiore dell’offerta. Se vuoi approfondire il tema del lavoro nel nonprofit leggi questo articolo.
Le campagne di raccolta fondi falliscono perché non ci sono abbastanza fundraiser.
Come avrai già capito, se mancano i fundraiser le organizzazioni non possono trasformare in realtà le loro buone cause.
Pensa che il 97% degli studenti del Master in Fundraising trova un’occupazione a 6 mesi dal diploma. Numeri da record, ti sfido a trovare di meglio.
Inoltre, grazie alle 270 ore di lezione (online e dal vivo) e alle 400 ore di stage garantite, acquisirai tutte le competenze necessarie per iniziare la tua carriera da fundraiser professionista.
Puoi scegliere di fare lo stage in una di queste realtà di altissimo livello 👇
L’Open Day del Master in Fundraising
Ogni anno, insieme alla primavera, arriva anche l’Open Day del Master in Fundraising.
Il 10 maggio, alle ore 10:00 potrai collegarti direttamente da casa tua mentre gusti un cornetto un buon caffè.
Scoprirai come si insegna, cosa si impara, come si sta al Master in Fundraising, e cosa significa essere un fundraiser (e assisterai alla tua prima lezione!)
Ci saranno anche gli Alumni del Master che ti racconteranno la loro esperienza di studio e professionale. Dove lavorano oggi? Cosa fanno? Com’è fare il fundraising in pratica? Potrai parlare direttamente con loro e chiedere tutto quello che vorrai sul Master e sul fundraising.
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