Secondo appuntamento della rubrica “Siti web al microscopio”. Oggi ho deciso di concentrare l’attenzione sul mondo delle medio e medio-piccole organizzazioni alla ricerca di interessanti case history.
Ecco a voi il sito dell’Associazione Gruppi “Insieme si può..” Onlus Ong. Vediamolo nel dettaglio.
Usabilità: 3,1 su 5
Il sito presenta una buona usabilità. L’esperienza di navigazione tra le varie pagine è positiva, l’utente può muoversi con facilità tra i vari contenuti, senza mai perdere di vista il punto in cui si trova. Ciò è facilitato da un menù semplice e ben strutturato.
Nei vari test è stata riscontrata una perfetta visualizzazione del sito attraverso diversi browser, anche da mobile. Peccato non sia stata predisposta una versione ottimizzata per la visualizzazione da dispositivi mobili, aspetto che ancora oggi è poco diffuso nel non-profit.
La leggera penalizzazione nel punteggio deriva dalla mancanza di quei piccoli accorgimenti che facilitano l’accessibilità del sito come ad esempio la mappa oppure le versioni facilmente accessibili (elevato contrasto, caratteri più o meno grandi ecc.).
Grafica: 4,6 su 5
Il sito di “Insieme si può…” presenta un’ottimo utilizzo della grafica: è pulita, essenziale e guida l’utente nella navigazione dei contenuti. Positiva l’adozione del solo colore istituzionale e delle tonalità di grigio. Su quest’ultimo punto va però sottolineato come un attento utilizzo di più colori studiati in modo da individuare diverse tipologie di contenuto può risultare molto efficace.
I due banner dinamici posizionati nella colonna di destra non distraggono l’utente e non infastidiscono.
Contenuti: 3,4 su 5
Il sito presenta contenuti ben strutturati e di agevole lettura/interazione. A differenza di molti siti non profit italiani, viene fatto ricorso molto spesso al supporto delle immagini per supportare il testo. Ottimale sarebbe sostituire tali immagini con dei filmati in modo da ottenere un maggiore coinvolgimento emotivo dell’utente.
Un’aspetto negativo è sicuramente il ricorso a numerosi documenti pdf per approfondire gli argomenti, come ad esempio i progetti. Non sarebbe invece più efficace creare una pagina specifica, in modo da rendere interattivi i contenuti attraverso materiali multimediali come video e stimolandone la condivisione in rete?
La parte istituzionale è ben organizzata e ci sono tutti gli elementi essenziali (statuto, storia, mission ecc.). Molto interessante la pagina “Struttura e staff” in cui ci sono i nomi, le foto, l’area di competenza e i contatti dei principali componenti dello staff.
Il punteggio finale è stato penalizzato a causa della mancanza di alcuni elementi non fondamentali, ma in grado di offrire agli utenti una più efficace esperienza all’interno del sito. Stiamo parlando dell’area riservata per i sostenitori, l’area per le job vacancy, la press room, la pagina con le indicazioni sulla privacy, sulle policy, le FAQ ecc.
Fundrasing: 3 su 5
Purtroppo il sito non è particolarmente fundraising oriented ma risulta strutturato come un “vetrina”. Da un lato coinvolge l’utente informandolo efficacemente nell’attività dell’organizzazione ma poi non lo stimola né l’accompagna alla donazione.
L’aspetto che più ha penalizzato il risultato è la mancanza della possibilità di effettuare una donazione direttamente online. La costruzione delle pagine che offrono questa opportunità non sono spesso di facile realizzazione perché richiedono degli standard e delle procedure condivise con la banca di appoggio. Per le organizzazioni medio-piccole, ma non solo, esistono però delle alternative molto valide e oggettivamente più semplici, come ad esempio PayPal.
Nella sezione “Come aiutarci” sono indicate le molteplici modalità per sostenere l’organizzazione: dalla semplice donazione on-shot off-line al sostegno a distanza (che si sviluppa su un sito dedicato), dalle bomboniere/prodotti solidali al 5 x mille.
Il sistema di iscrizione alla newsletter è ben visibile in home page e gestito da un sistema double opt-in. Se da un lato la semplice richiesta del nome e dell’indirizzo facilita e può risultare meno invasiva, dall’altro il fatto di non poter lasciare facoltativamente altri dati (come l’indirizzo) rappresenta un’occasione sprecata. Noi fundraiser sappiamo molto bene quanto sia importante raccogliere nominativi e quanto in realtà sia difficile ottenerli. Piccola segnalazione: manca l’accettazione esplicita della privacy nel momento in cui ci si iscrive alla newsletter.
Web 2.0: 2,4 su 5
L’integrazione del sito con il web 2.0 è un punto di debolezza come per la maggior parte dei siti non profit italiani.
Da questo punto di vista il sito si concentra solo su un’unica direzione: spingere gli utenti verso le pagine ufficiali del Organizzazione sui vari social network. Manca però la possibilità di condivisione dei contenuti e uno spazio che funga da raccoglitore e “vetrina” dei contenuti pubblicati nelle pagine ufficiali dei vari social (ad esempio un flusso dei tweet, il riepilogo della pagina Facebooke ecc.)
Web reputation: 4,1 su 5
Dal punto di vista del posizionamento all’interno dei motori di ricerca, il sito risulta correttamente indicizzato e facilmente individuabile attraverso le chiavi di ricerche specifiche mentre soffre un po’ per quelle più generiche (va considerata per quest’ultime l’elevata concorrenza da parte di grandi realtà che investono molto in seo e sem).
Il secondo punto di vista riguarda direttamente come si parla dell’organizzazione nel web e cioè la presenza tra i primi risultati dei motori di ricerca di pagine altamente critiche oppure molto positive nei confronti dell’organizzazione. Da una breve ricerca mirata emerge un’immagine positiva.
TOTALE: 3,4 su 5
Conclusioni
Il sito di “Insieme si può…”, come emerge dalla breve analisi, è molto buono e può essere considerato un buon esempio per le medie e medio-piccole organizzazioni.
Il punteggio finale ha sofferto per la mancanza di alcuni accorgimenti secondari ma che però in un’ottica generale permettono di realizzare un sito efficace e in linea con le tendenze del momento.
Il passo successivo che dovrà essere compiuto dal sito è quello diventare maggiormente fundraising oriented perché il tempo per attirare l’attenzione degli utenti, incuriosirli, informarli e soprattutto attivarli, preferibilmente con una donazione online, è sempre più breve (arrivando paradossalmente in molti casi a qualche secondo).
NOTA METODOLOGICA
Per valutare i 6 ambiti del siti sono stati individuati una serie di parametri a cui è stato attribuito un punteggio da 0 (completamente negativo) a 4 (ottimo) e un peso da 1 (poco rilevante) a 3 (molto rilevante). I vari risultati intermedi e i finali sono espressi in quinti da un valore di 0 (molto negativo) a 5 (ottimo).