Professione Fundraiser

Chiedi al guru! Intervista con Marcelo Inarra – Interview with Marcelo Inarra

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Questa volta l’abbiamo fatta grossa! Un’altra delle nostre interviste esclusive, che seppur rare (meglio poche ma buone!), hanno già avuto fra i protagonisti Seth Godine e Mal Warwick, due veri guru: uno del permission marketing e l’altro del direct mail. Oggi intervistiamo invece Marcelo Inarra, guru a livello internazionale sull’utilizzo dei nuovi media per le campagne sociali e di raccolta fondi. E’ direttore della sua società di consulenza e puoi avere maggiori informazioni su di lui visitando il suo sito www.marceloiniarra.com

Ecco l’intervista che abbiamo fatto:

Francesco: Ciao Marcelo, ho letto anni fa un passo del tuo intervento sul libro Internet e Nonprofit Strategies. Mi ricordo che ti piacevano gli spaghetti al pomodoro con l’astice, ti piacciono ancora? Proprio l’introduzione del tuo intervento faceva questo paragone fra la pasta e l’approccio marketing multicanale che, secondo te, le organizzazioni nonprofit dovrebbe adottare per raggiungere risultati migliori. Nel 2005 tu scrissi che il fundraising otteneva un numero non molto maggiore di migliori risposte tramite gli strumenti come telefono, fax, posta rispetto ad internet. Oggi nel 2007 invece qualcosa è cambiato?

Marcelo: Si mi piacciono ancora e le cose sono cambiate molto in questi due anni. L’utilizzo dei nuovi media sta crescendo anche perchè negli “spaghetti” è necessario sapere che ci sono nuovi ingredienti, nel sugo oggi c’è un nuovo e rivoluzionario componente: i telefoni cellulari. Ti faccio un esempio: qualche mese dopo che fu pubblicato il libro che hai citato c’è stata la tragedia dell’uragano katrina che ha scioccato il mondo. La Croce Rossa Americana ha avuto un +53% di donazioni online in quel periodo, lo Tsunami ha inoltre fatto vedere che tutte le persone nel mondo, e parlo di milioni, usano il cellulare per fare una prima donazione. Purtroppo però la crescita non è così sentita nel settore nonprofit perchè spesso questo settore è lento ad adottare tecnologie fantastiche che possono far partecipare le persone con una donazione o altre forme di coinvolgimento per una buona causa.

Francesco: Ti cerco di descrivere la situazione italiana. Il primo blog di una organizzazione non governativa (intendo una abbastanza grande) è stata aperto qualche settimana fa (www.tdhitaly.org/blog), ho visto l’utilizzo degli RSS solo in un sito di una organizzaziione nonprofit (www.airc.it), non sono inoltre tante le organizzazioni nonprofit italiane che usano Youtube e i video come forma di comunicazioen e promozione. Dalla tua esperienza internazionale quando pensi che in un paesecome il nostro si possa capire l’importanza di comunicare e raccogliere fondi anche via internet? Quale era la situazione in Argentina quando tu hai iniziato nel 1996 con Greenpeace?

Marcelo: Preferisco qui darti una risposta incentrandola sul mercato italiano più che compararlo con quello argentino. Malcom Gladwell autore del best seller “The Tipping Point” descrive il momento del click come un momento dove la società cambia, incorporando una nuova moda o una nuova tecnologia. Credo che in Italia siate vicini a questo momento di cambiamento. Nelle mie conferenze internazionale e nel mio lavoro nel mercato italiano vedo un crescente interesse per i nuovi media e l’innovazione. Anche questa intervista che stiamo facendo ne è un esempio..

Francesco: “facciamo qualche cosa insieme”, “dare al donatore la possibilità di fare qualche cosa online sembrano essere le idee più importanti che le organizzazioni nonprofit devono recepire. Quale strumenti dunque funziona meglio? Donazioni online, petizioni, gallerie di foto, video? Non tutte le organizzazioni nonprofit inoltre hanno budget o personale sufficiente per implementarle, da quale dovrebbe partire per creare una strategia di fund raising che comprenda anche internet?

Marcelo: La risposta è molto semplice. devono partire dai bisogni delle persone! O, se tu preferisci, da quello che vogliono! Se una organizzazione non governativa ha una comunità di persone che vuole supportare una campagna di advocacy è necessario prima spingerli a donare, lavorare insieme per raggiungere l’obiettivo che ci si è posti e poi dopo coinvolgerli a pieno titolo in una fundraising community. Il Web 2.0 sta aprendo nuove frontiere al settore sociale. Ma quello che ripeto è che il settore sociale deve aprire la propria mente a questa opportunità.

Francesco: Ci sono in giro organizzazioni che hanno strategie su internet che ti piacciono?

Marcelo: mi piacciono molto i blog piccoli, semplici e veloci che assomigliano molto a siti con una richiesta magari di fondi diretta ma semplice allo stesso tempo. Ed anche mi piacciono le grandi organizzazioni come Greenpeace, Amnesty o altre ong che offrono questo stesso tipo di proposte. Quando abbiamo sviluppato la campagna I GO per Greenpeace International (vai a vedere il sito, l’idea di far creare la/le campagne ai donatori / sostenitori è fantastica e resa possibile solo grazie ai nuovi media ndr) abbiamo cercato di mantenere quello spirito dove le persone possono sviluppare una propria campagna, il proprio blog e pubblicare un evento da loro organizzato o a cui hanno partecipato. Il fundraising attraverso i blog (blograising) crescerà molto e così anche second life, giochi online su temi sociali, comunità peer to peer e i network sociali. Ed ancora il grande cambiamento saranno..i telefoni cellulari

Francesco: Come mi sembra di aver capito ti piace il cibo italiano, quale piatto ti appassiona di più?

Marcelo: Un bel primo piatto di pasta con il pesce e vino italiano !

Grazie Mille Marcelo per i tuoi preziosi consigli e speriamo di riaverti presto su Fundraising.it

English Version

Marcelo Iniarra is an international “Guru” in new media mobilization & fundraising. He is CEO of his own innovative consultancy company (website: www.marceloiniarra.com)

Francesco: So you like spaghetti with tomato sauce and red crayfish (as in your chapter on internet nonprofit strategies book)? I remember reading this description of the multichannel marketing approach that nonprofit organizations needs to have in order to achieve better results with internet nonprofit strategies. Right now, in 2007, which is your perception of online responders vs phone/fax/post responders? In 2005 you say that the advantage was just a little more for the phone-fax-responders, do you think that in 2 years something change?

Marcelo: Yes, I do. It changed a lot . New media response channels are growing fast . And we need to consider that we have also some new ingredients in the “spaghetti”. The sauce has a new and an revolutionize component : Mobile Phones!
Let’s see some examples, just few months later that the book was published the Hurricane Katrina shocked the world , Red Cross in US got 53 % of the response on line according the Chronicle of Philanthropy. The Tsunami showed the other big trend, millions of people around the world gave their first donation through a Mobile Phone. And the growth is not even bigger in the social sector , not due the technology is due the slow movement of the social sector to adopt this fantastic way to mobilize the desire of people to participate by a donation or any other ways of participation.

Francesco: I describe to you italian nonprofit internet situation: the first blog of a nonprofit organizations (a big one I intended) opened some weeks ago (www.tdhitaly.org/blog), I see RSS just on one website of a npo (www.airc.it), few italian nonprofit organizations place their video on youtube. As you have an international experience in many countries, when do you think the italian npo will undersand the importance on internet as another way to communicate and raise funds? What was the situation in Argentina when you started your online strategies on 1996? Francesco I prefer to focus in Italian market rather to compare with Argentina.

Marcelo: Malcom Gladwell author of a global best seller of “The Tipping point” describe this “click” moment when a society change, incorporating a new fashion or a new technology or whatever Â… I believe that new media in Italy is close to reach this tipping point . I’m seeing at the international conferences and with my work in the Italian market an increasing interest about new media and innovation – this article is an example of what I’m talking about .

Francesco: “Let’s do something together”, “Let’s give the donor the possibility to do something online” seems to be the most important idea that nonprofit organizations has to understand. What’s work better? Online petition, online donation, online photo gallery (like with Flickr), online video? As many italian nonprofit organizations don’t have the experience or budget to develop all of this strategies together, from which one of those they can start to create an internet strategies?

Marcelo: The answer is very simple. They should start base on the people Needs ! Or if you prefer what the people Want !
If a NGO has a non financial community that wants support first with an advocacy campaign why we need to push them to donate first , let’s work together to achieve social political goals and then later involve them in a financial/fundraising community. Web 2.0 is opening a new frontier to the social sector. But again the social market needs firstly to open their minds to these opportunities.

Francesco: Right now which nonprofit organizations have an internet strategies
that you like?

Marcelo: I like a lot the small, simple and fast blogs that look like that sites. With a simple a direct ask. And like also when the big referents like Greenpeace, Amnesty or any other International NGO offer this kind of proposals. When We developed the I GO Social Network in Greenpeace International we tried to keep this spirit where a common people can develop their own campaigns, their owns blog and publish a simple event.
Blograising will growth a lot, other trends are virtual worlds, social games , peer to peer communities and social networks. And the big change will beÂ…. Mobile mobilization.

Francesco: As I understand (I hope to) that you like some italian dishes, which
one you like most? (so I will find it on flickr and put in the interview!)

Marcelo: Pasta and sea food with Italian wine !