Tecniche di Fundraising

Come una grande onp usa bene internet

Qualche tempo fa su questo sito si è parlato di come una piccola onp usa il web; un articolo che ha suscitato una vivace discussione.
Vediamo allora cosa è in grado di fare web una grande onp. E lo faremo con una tra le più grandi: l’American Red Cross.

La strategia della società nazionale statunitense si può riassumere così: “sfruttare qualsiasi opportunità offra internet”. A partire dal sito ufficiale.
Il sito si presenta in due versioni: quella inglese e quella spagnola (una minoranza linguistica molto consistente negli U.S.A.). Interessante notare che non si tratta di una semplice versione “tradotta”, ma proprio di un altro sito, con impostazione e contenuti parzialmente differenti.
La versione principale, quella inglese, punta alla semplicità : URL facilmente identificabile (www.redcross.org), grafica scarna ma chiara, organizzazione lineare dei contenuti. Rispetto a tanti siti (non solo di onp) dove non si riesce mai a trovare quello che cerchi, questo è un toccasana!
Ma il sito contiene anche ottimi contenuti multimediali, come ad esempio la guida per mobilitare la gioventù. Se poi cercate un’idea per un regalo originale…perchè non fare un giro nella sezione shop?

Per quanto riguarda il social networking, la Croce Rossa Americana è davvero attiva.
Scorriamo allora brevemente alcuni strumenti in uso

  • Blog. Ne hanno ben tre: uno della gioventù, uno per le “buone notizie”,ottimo per far conoscere i risultati raggiunti, e uno generico. Tutti e tre hanno una bella grafica (come il sito, semplice ma chiara), fanno un uso sapiente delle foto e sono aggiornati con una certa frequenza.
  • Flickr: se volete veder immagini dell’American Red Cross, questo è il posto giusto. Le foto sono davvero tante, e più che alla qualità artistica si mira a far vedere la Croce Rossa nella vita di tutti i giorni (guardate come si differenziano ad esempio da quelle dell’IFRC).
  • Youtube: I video sono davvero belli e molto vari, ma purtroppo pochi (circa una decina) e non molto visitati. Diamogli tempo, in fondo il canale esiste solo da giugno 2007.
  • Facebook: l’American Red Cross ha saputo usare bene le potenzialità di facebook in due modi: un gruppo, che vede una buona partecipazione degli oltre 2000 iscritti, e alcune cause con un discreto successo: quella principale ad esempio ha raccolto più 1000 dollari.
  • Sul fronte del live space, oltre che un apposito account hanno creato una causa con I’M, un servizio di Windows Live Messaneger (non ancora disponibile in Italia) che devolve parte incassi degli annunci pubblicitari alla no-profit scelta.

E se nei momenti di attesa, magari mentre aspettate il pullman, volete ascoltarvi qualche novità …perchè non scaricare sul vostro lettore mp3 l’apposito podcast?

Da questa breve panoramica possiamo trarre alcune conclusioni:

    • Il web non è un rischio, ma un’opportunità per poter raggiungere più persone, facendogli conoscere la propria onp e stabilendo con loro dei legami, raggiungendoli la dove passano una parte rilevante della loro vita (il web, appunto). L’American Red Cross ama internet: lo dicono chiaramente qui.
    • Gli strumenti del social networking vanno integrati tra di loro. Guardate come siano costanti i rimandi al sito e agli altri strumenti.
    • Gli strumenti del social networking vanno seguiti: dato che il web 2.0 è caratterizzato dall’interazione con gli altri navigatori (è questo il bello!), creare uno di questi strumenti e poi non aggiornarlo… equivale a non averlo.