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Cosa succede ad ignorare le critiche sui social network?

Negli Stati Uniti è accaduto nelle scorse settimane un caso da manuale con riguardo alla gestione dei social network. E’ il cosidetto caso Komen vs. Planned Parenthood.

Cosa è successo?

In pratica Komen USA ha comunicato a Planned Parenthood (PP) che non avrebbe più finanziato il progetto di quest’ultima riguardante le mammografie per donne con basso reddito. Planned Parenthood ha chiesto a Komen di ripensare alla scelta fatta ma non avendo ricevuto risposta PP ha inviato ai suoi sostenitori un’email spiegando cosa fosse accaduto.

Nel giro di pochi minuti i social network, Facebook e Twitter, erano inondati di molti commenti contro la scelta di Komen e pochi a favore. Inoltre Komen non stava reagendo alle critiche, ha scelto di cancellare i commenti negativi nella propria pagina Facebook e i nuovi tweet pubblicati non trattavano questo caso.

Ma non finisce qui. Su Facebook Komen non parla del caso e pubblica una notizia riguardante un suo donatore (una impresa, Energizer).
Ovviamente nel giro di poco il donatore si è trovato tanti bei commenti (non certo positivi) nella propria pagina Facebook. Sarà un donatore contento?

Questo caso ha fatto parlare tantissimi blog americani, giornali (vedi qui, qui, qui, qui, qui)

Ma il risultato finale quale è stato?

  • PP ha raccolto in 4 giorni 3 milioni di dollari ha seguito della grande eco che ha avuto il caso (vedi qui) avendo a disposizione ben più fondi dei $ 700.000 che Komen ogni anno donava per il menzionato progetto.
  • Komen in un mese ha rovinato (guarda il monitoraggio delle opinioni su Komen sui social network) la sua reputazione online ed in parte probabilmente anche offline.

Questo articolo vuole porre attenzione sull’uso dei social media, sono quasi gratis, ma vanno trattati con cura, valutate le comunicazione offline che risvolto possono avere online e prevedere sempre e comunque un piano per rispondere (in tempi veloci) a critiche.