Trend del Terzo Settore

Haiti: come si è attivato il fundraising per l'emergenza

Come si stanno muovendo nel raccogliere fondi a favore della popolazione di Haiti le organizzazioni nonprofit italiane? Oltre al movimento comune di molte ong tramite Agire (bello qui l’articolo di Alberto Ghione, ad oggi Agire ha raccolto solo via sms oltre un milione e settecentomila euro) è interessante osservare le differenti modalità di comunicazione e raccolta fondi attuate nell’immediata prossimità del terremoto.

Ovviamente internet con i siti web, i social network (Facebook e Twitter in testa, qualcuno guardi su Twitter i tanti e precisi aggiornamenti nel profilo di Paolo Ferrara, fundraiser presso l’ong Terre des Hommes Italia) e specialmente l’e-mail la fa da padrone.

L’email è l’esempio secondo me più interessante. Vediamone un po’.

La prima email ad arrivarmi è quella di Terre des Hommes nella mattinata del giorno dopo il terremoto. La puoi vedere qui di seguito: contiene già un primo resoconto di quello che sta accadendo ed indicazioni precise su quanto si può donare, come e cosa servirà la donazione. L’email è personalizzata nel campo oggetto (“francesco: aiuta subito…”) – ottima scelta!

Primo esempio

Sempre Terre des Hommes Italia invia una nuova e-mail il giorno successivo in cui continua a raccontare quello che sta accadendo e come sta operando concretamente l’organizzazione. L’invito a donare c’è sempre ma non prevede dei livelli differenti di donazioni, è dunque una email che concentra maggiormente l’attenzione del lettore sul lato del racconto di cosa sta accadendo e di cosa fa l’ong per portare i primi aiuti. Ecco di seguito l’email.

Secondo esempio

Altre due ong italiane mi hanno inviato e-mail: Cesvi e CBM. Guardiamo anche questi esempi.


CBM invia un e-mailing con una foto di forte impatto, l’emailing è personalizzato (non c’è il mio nome dopo “Gentile..” ma forse potrei non averlo fornito all’atto dell’iscrizione), i colori scelti rosso e bianco su sfondo nero trasmettono un senso di gravità della situazione ed aiutano la lettura sulle parti evidenziate in rosso. Il “bottone” dona ora è posto ben in evidenza come anche nei casi illustrati precedentemente.


Terzo esempio

Cesvi, come CBM, usa una foto di impatto per spiegare la situazione arricchendola di un breve resoconto di un suo operatore sul luogo della tragedia. Il “bottone” dona ora non è presente, ma un invito a donare è posto alla fine del testo in grassetto e sottolineato.

Quarto esempio

Un ultimo esempio, secondo me sotto certi aspetti interessante è quello di Save The Children International:

  1. prima di tutto è una email firmata dal CEO dell’organizzazione nonprofit. Non so se questo porti più click o donazioni rispetto ad un’email “non firmata”, ma secondo me è un bel modo per rendere più “caldo” il contatto tramite e-mail (da persona a persona)
  2. è un’e-mail in cui è già contenuto un ringraziamento per le donazioni ricevute (leggi la parte in grassetto nel testo)
  3. contiene tanti link a informazioni e aggiornamenti (“Read updates, watch video and more”)
  4. il “bottone” dona ora è presente e ben visibile
  5. interessante l’uso della parte bassa dell’e-mail che riassume alcuni dati economici per “fidarsi” dell’associazione

Quinto esempio
 

[Foto di United Nations Photo pubblicata sotto licenza Creative Commons]