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I 7 muri che separano il donatore e l'organizzazione nonprofit

Chi lavora dentro le organizzazioni nonprofit a volte non si accorge di costruire dei muri con i propri donatori. Non è una cosa che accade consapevolmente, a volte il lavoro quotidiano ci distrae dal riflettere sul modo con cui comunichiamo con il donatore attraverso lettere, volantino, appelli, siti, comunicati stampa. Quali sono questi 7 muri?

  1. Citare sempre le leggi quando si chiede una donazione o il cinque per mille: spesso le onp, sia sul materiale promozionale sia sul proprio sito, inseriscono parti troppo ampie della legge sulla deducibilità fiscale delle donazioni o riguardanti la donazione del cinque per mille. Sono approfondimenti inutili, da accorciare e da far precedere sicuramente da foto, testimonianze, disegni, parole che descrivono perchè tu vuoi la donazione o il cinque per mille della persona a cui sta scrivendo o che ha ricevuto un volantino della tua organizzazione nonprofit. Via tutte qe leggi dai testi che promuovono una donazione, creano solo muri comunicativi!!!
  2. Donazioni a tutti i costi: sui siti internet o sul materiale promozionale questo accade spesso, si vedono a volte parole come DONA ORA o ISCRIVITI che prendono graficamente una posizione troppo centrale e troppo evidente, prima bisogna iniziare una relazione, parlare, convincere e poi si chiede una donazione. Non è che chiedendo una donazione in tutti i mailing che mandi otterrai maggiori risultati (o comunque non sempre!)
  3. Brand: cosa ne pensa della tua onp l’opinione pubblica? Siete conosciuti in città ? Se si pensa alla tua organizzazione a cosa la si associa? A trasparenza, onestà oppure a inutilità  o peggio ancora a scarsa trasparenza? Costruire l’immagine attorno alla tua organizzazione è importante. La tua onp non deve essere per forza “famosa” in tutta Italia ma deve essere conosciuta nel suo ambito di operatività (locale, regionale, nazionale, di quartiere) e avere un buon feedback dai propri donatori. Se il tuo brand è associato a qualcosa di negativo allora ecco che si crea un muro fra te e i donatori della tua onp
  4. Infatuazione da ROI: quando iniziamo a fare soldi dal profilo che abbiamo aperto in Facebook? Ma questo sito mi rende? Ma quante donazioni online avete ricevuto? Ma questo mailing funziona? Stiamo attenti a farci spesso queste domande e a guardare solo e sempre ai numeri, all’efficacia dei nostri sforzi di fundraising. Teniamo anche conto che certi investimenti, per avere risultato, vanno visti nel lungo periodo (questo sito, fundraising.it, ad esempio prima di avere un buon seguito ci ha messo almeno un anno, un anno e mezzo dalla sua apertura nell’allora oramai lontano 2005)
  5. Sindrome della torre d’Avorio: questo accade quando ci si sente arrivati come onp, quando ci si sente degli intoccabili (..tanto ogni anno riceverò tante donazioni da tizio, e altrettante da caio che me la ha promesse…), quando non si sa realmente chi sono e cosa fanno i propri donatori, quando i propri dipendenti, i propri fundraiser magari non hanno mai visto un progetto realizzato dall’onp, quando i consulenti sono coinvolti solamente stando dietro una scrivania. Insieme al prossimo muro è una delle peggiori situazioni in cui ti puoi trovare
  6. Sordità manageriale: se hai la sindrome della torre d’Avorio quasi sicuramente avrai anche una certa predisposizione alla sordità manageriale. Questa sordità si verifica quando non sai più come relazionarti con i tuoi donatori, quando anche leggendo dati e statistiche su di loro non le comprendi nel loro pieno significato. La tua comunicazione è diventata solamente a senso unico, non c’è relazione. Difficilmente ad esempio onp e fundraiser che hanno questa sordità avranno aperto un blog dell’onp in quanto preferiranno comunque una comunicazione “formale” fatta di comunicati stampa, dove non esiste la possibilità di commentare, di diffondere la notizia in modo virale
  7. Disconnessione dai donatori: se ti sei riconosciuto nel punto 5 e nel punto 6, eccoci allora al muro finale quello più duro da abbattere. La tua onp ha un modo di fare, pensare ed agire totalmente distante da quello dei donatori. Sei molto lontano da loro, la tua onp deve nettamente cambiare l’approccio con i donatori.

[Articolo parzialmente tratto da Donor Power Blog – Foto di cactusbones sotto licenza Creative Commons]