Trend del Terzo Settore

Il bello della riforma del Terzo Settore batte il brutto 10 a 7!

Botta e risposta tra Valerio Melandri, direttore del Master in Fundraising dell’Università di Bologna, e Carlo Mazzini, esperto di legislazione degli enti nonprofit e fiscalità.

Con la Riforma del Terzo Settore il settore noprofit subisce notevoli cambiamenti.
Scompaiono le Onlus, nasce una nuova tipologia generale, la figura degli ETS (Enti Terzo Settore) e, soprattuto il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore.
A livello operativo quali saranno i cambiamenti che avranno più impatti positivi o negativi sul terzo settore?

Di seguito una breve anticipazione del digital talk che continuerà online il 13 settembre alle 15,00.

Valerio: Carlo, allora il bello della riforma batte il brutto 10 a 7! Non me l’aspettavo!

Carlo: se ti riferisci agli appunti che ti ho mandato per il webinar di mercoledì 13, sì. Le ragioni per amare la Riforma sono 10 e quelli per temerla sono 7. Ma è solo una semplificazione di un discorso un pò più complesso.

Valerio: cosa vuoi dire?

Carlo: due questioni di base. La prima è intuibile. Il “10 a 7” misura fatti di diversa natura ed intensità. Per dirne una: l’errore sulla “+ dai – versi” ha un peso ben maggiore rispetto all’estensione di certe defiscalizzazioni a favore di tutti gli enti del terzo settore.
La seconda questione è più complessa. Nella nostra disamina (dico nostra, non solo di noi due ma di chiunque debba leggere il Codice del Terzo Settore) dobbiamo fare attenzione a non farci prendere dai bias (preconcetti) che ognuno di noi ha maturato su questa materia. Non dovrei essere io a dirlo, ma più siamo obiettivi nel giudicare la Riforma e maggior beneficio avremo da essa. E’ da tre anni che faccio pubblicamente le pulci, prima sull’iter, poi sull’insipienza dei politici, poi ancora sui testi (della legge delega e dei decreti legislativi). Detto questo, confermo tutte le mie ragioni per lamentarmi ma, e sottolineo “ma”, credo sia più utile per le organizzazioni e per i fundraiser comprendere un discorso da chi vuol far capire la portata di una legge piuttosto che da chi vuol fare sempre e solo il grillo parlante, la cassandra di turno.

Valerio: Ecco, i fundraiser. Dammi una ragione per sperare che il loro – il nostro – lavoro sarà più semplice.

Carlo: Valerio, ti prego. Siamo in Italia e nulla è “semplice”, neppure questa legge. Ma devo ammettere che proprio questa legge tende (e sottolineo “tende”) a rendere reale la tua aspirazione che anni fa tu gridavi ai quattro venti. Ti ricordi? “Libertà di fundraising!” Ecco. Diciamo che ci sono buone ragioni per pensare che si stia andando verso quella direzione.

Valerio: Bene. Allora ci vediamo mercoledì, Carlo

Carlo: Certo. E speriamo di non essere solo noi due! 😉

Quest’estate sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale i decreti legislativi di riordino del cinque per mille (Dlgs 111/2017), dell’impresa sociale (Dlgs 112/2017) e del nuovo Codice unico (Dlgs 117/2017) che raccoglie le disposizioni fiscali per gli enti non lucrativi e riscrive le regole per le Onlus, le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale.

Questa normativa regolamenterà le organizzazioni delle quali fate parte per i prossimi 20 anni e dovete conoscerla bene. Per questo motivo Valerio Melandri e Carlo Mazzini hanno organizzato un digital talk gratuito il 15 settembre dalle 15 alle 16 per capire effetti e difetti della nuova Riforma per la vostra organizzazione nonprofit.
Si parlerà di: fisco, detrazioni, 5×1000, stipendi, volontari, la fine delle Onlus ma anche di tutto quello che di buono porta questa novità.