Professione Fundraiser

Intervista a Ioana Fumagalli

Per il mese di marzo della rubrica “Intervista a un fundraiser” abbiamo scelto di intervistare Ioana Fumagalli, Responsabile corporate fundraising di Amref (http://www.amref.it/).
Intervista a cura di Simona Lanari
Simona: Qual è il tuo ruolo e di cosa ti occupi esattamente?
Ioana: Sono responsabile corporate fundraising, vale a dire coordino le attività di fundraising di AMREF con il mondo aziendale e gestisco i progetti con le imprese insieme ad altre due colleghe
Simona: Cosa ti ha spinto a svolgere questa professione?
Ioana: L’interesse per il social marketing, la volontà di unire il marketing a una causa sociale come quella di AMREF, la tipologia di lavoro, molto vario e a contatto con il mondo aziendale, con cui poter ragionare di iniziative di solidarietà.
Simona: Due aggettivi che descrivono il rapporto fra aziende e mondo nonprofit.
Ioana: Complesso e spesso complicato.
Simona: Di cosa si occupa la tua organizzazione?
Ioana: Devo dire che nell’area corporate non ho mai ricevuto richieste particolarmente strane; mi hanno emozionato e mi emozionano sempre invece i commenti e le testimonianze dei donatori aziendali che scelgono di visitare i progetti realizzati. L’esperienza di viaggio resta viva in loro per diverso tempo e li aiuta a capire più a fondo il nostro lavoro, apprezzandolo quindi maggiormente.
Simona: Chi o che cosa ti ha influenzato di più nella vita?
Ioana: Di certo il confronto di amici e colleghi illuminatSimona: Descrivici il tuo giorno “perfetto”.
Ioana: 4 mesi fa avrei di certo descritto nel dettaglio una intensa e soddisfacente giornata di lavoro. Da neomamma rispondo un giorno con Tommaso.

Ioana Fumagalli

Per il mese di marzo della rubrica “Intervista a un fundraiser” abbiamo scelto di intervistare Ioana Fumagalli, Responsabile corporate fundraising di Amref (http://www.amref.it/).

Simona: Da quanti anni lavori nel fundraising?

Ioana: Da circa 9

Simona: Qual è il tuo ruolo e di cosa ti occupi esattamente?

Ioana: Sono responsabile corporate fundraising, vale a dire coordino le attività di fundraising di AMREF con il mondo aziendale e gestisco i progetti con le imprese insieme ad altre due colleghe

Simona: Cosa ti ha spinto a svolgere questa professione?

Ioana: L’interesse per il social marketing, la volontà di unire il marketing a una causa sociale come quella di AMREF, la tipologia di lavoro, molto vario e a contatto con il mondo aziendale, con cui poter ragionare di iniziative di solidarietà.

Simona: Due aggettivi che descrivono il rapporto fra aziende e mondo nonprofit.

Ioana: Complesso e spesso complicato.

Simona: Di cosa si occupa la tua organizzazione?

Ioana: Di cooperazione internazionale in Africa orientale (AMREF è l’acronimo di African medical and research foundation). La nostra missione è di contribuire al miglioramento della salute in Africa attraverso il coinvolgimento attivo e il rafforzamento delle comunità, del personale locale e dei sistemi sanitari.

Simona: Parlaci di una campagna o di un progetto a cui stai lavorando in questo momento.

Ioana: In questo momento specifico dell’anno stiamo impostando tutta la nuova attività con le aziende per il 2012: si sta già parlando del prossimo Natale, di un evento specifico per le aziende, di strategia di acquisizione, gestione e fidelizzazione del mondo aziendale.

Simona: Quali sono i principali ostacoli che affronti quotidianamente nel tuo lavoro?

Ioana: Allo stato attuale la crisi economica rende il nostro lavoro molto difficile e ancora meno pianificabile nei risultati. Inoltre, ancora troppo spesso il panorama delle aziende italiane non riesce a comprendere appieno le potenzialità di una partnership strutturata e duratura nel tempo con una ONP.

Simona: Se avessi una bacchetta magica cosa cambieresti nel tuo lavoro? E nel nonprofit?

Ioana: Nel mio lavoro quotidiano non cambierei nulla, mi piacerebbe che i nostri stakoholders avessero più fiducia nel lavoro svolto dal nostro settore; mi piacerebbe vedere un maggiore networking tra ONP che ci permetta di sensibilizzare alle tematiche sociali i diversi pubblici di riferimento e dar voce alle necessità del settore presso istituzioni e governo. Ogni tanto mi sembra che il settore sia piuttosto fermo, avremmo bisogno di nuovi stimoli e di portare noi stessi nuova linfa e idee all’esterno.

Simona: Cosa avresti voluto sapere agli inizi della carriera che oggi ti sarebbe servito?

Ioana: Ho avuto la fortuna di entrare in questo settore poco tempo dopo essermi laureata; per qualche anno lavorando da consulente per il non profit e poi in AMREF. Il lavoro e le sfide quotidiane, la passione mi hanno aiutata ad accrescere la mia professionalità negli anni.

Simona: Qual è stato il commento più strano o sorprendente che ti ha rivolto un donatore?

Ioana: Devo dire che nell’area corporate non ho mai ricevuto richieste particolarmente strane; mi hanno emozionato e mi emozionano sempre invece i commenti e le testimonianze dei donatori aziendali che scelgono di visitare i progetti realizzati. L’esperienza di viaggio resta viva in loro per diverso tempo e li aiuta a capire più a fondo il nostro lavoro, apprezzandolo quindi maggiormente.

Simona: Chi o che cosa ti ha influenzato di più nella vita?

Ioana: Di certo il confronto di amici e colleghi illuminati.

Simona: Descrivici il tuo giorno “perfetto”.

Ioana: 4 mesi fa avrei di certo descritto nel dettaglio una intensa e soddisfacente giornata di lavoro. Da neomamma rispondo un giorno con Tommaso.