Tecniche di Fundraising

Lasciti: diffondere la cultura dei lasciti tra i donatori della tua organizzazione

Come diffondere la cultura dei lasciti tra i donatori della tua organizzazione? Il The Giving Pledge, l’iniziativa promossa da da Bill & Melinda Gates potrebbe essere una soluzione.

Uno sconosciuto ha donato lo scorso maggio un milione di euro alla Casa delle donne di Bologna, un’organizzazione nonprofit che ospita e tutela donne vittime di maltrattamenti.

Studio dell’Osservatorio della Fondazione Cariplo

Circa un anno fa, usciva uno studio dell’Osservatorio della Fondazione Cariplo che stima il valore dei lasciti alle istituzioni di beneficenza nel periodo 2004-2020.
Il risultato è che da qui al 2020 ci saranno circa 105 miliardi di euro di patrimoni disponibili per i lasciti che appartengono a circa 340 mila famiglie.

Crediamo che per aumentare la quantità dei lasciti sia necessario proporre iniziative di promozione dei lasciti non isolate. Ogni organizzazione nonprofit (specialmente quelle di grandi dimensioni) svolgono ogni anno campagne informative sui lasciti. Ma sono campagne singole, non promosse in modo uniforme sul territorio e solo da alcune onp.

The Giving Pledge

Negli Stati Uniti sono andati oltre: The Giving Pledge è un’iniziativa promossa da Bill & Melinda Gates per far si che le persone e le famiglie più facoltose degli Stati Uniti d’America destinino la maggior parte del loro patrimonio al nonprofit.

Guardando il sito si può capire come buona parte dei donatori siano persone già attive nel nonprofit e spesso con una propria fondazione. Per questo  vogliono vedere i risultati del loro lavoro nella filantropia non dopo la loro morte, ma in vita. Questo per capire come destinare (oseremo dire “investire) al meglio il loro patrimonio in iniziative benefiche.

L’iniziativa è tanto semplice. Un sito internet con foto e descrizione della tipologia di lascito che il donatore  farà e la lettera con cui si impegna a destinare parte del proprio patrimonio a iniziative benefiche.

Questa iniziativa, replicata in Italia, potrebbe avere un buon impatto:

  1. nell’ aumentare la consapevolezza che si possono fare lasciti anche in vita (e ben prima di morire…)
  2. nell’ intercettare quei 105 miliardi di euro che potrebbe divenire lasciti (ma anche no, se non opportunamente stimolati)
  3. nel diffondere la cultura dei lasciti tra i donatori della tua organizzazione
    Non una cultura del lascito in anonimato (che pure va rispettata come richiesta), ma del lascito in vita come forma di promozione di una forma differente di donazione. Una donazione non più spot, non più anonima, non più di scarsa consistenza (rispetto al patrimonio), ma ben definita, promosso, pubblicizzata, con ritorni sia di immagine sia, probabilmente, di impatto stesso della donazione.