Tecniche di Fundraising

L’importanza del campo oggetto (e di chi la scrive) nelle e-mail per raccogliere fondi

Non si da mai sufficiente importanza, quando si scrive una email o si fa una iniziativa di e-mailing o semplicemente inviando una newsletter ai propri sostenitori, alle parole inserite nel campo “oggetto” dell’e-mail e all’indirizzo e-mail nonchè nome della persona che scrive l’email.  Vediamo dunque come migliorare la scrittura e definizione del:

  • Campo Oggetto di una e-mail
  • Campo Da: di una e-mail

PRIMA DI TUTTO – GUARDA COSA FANNO GLI ALTRI

IL CAMPO OGGETTO

Noti delle differenze? Io si, ho notato che solo una organizzazione nonprofit (CBM) ha inserito il  mio nome (francesco) nel campo oggetto dell’email che mi ha inviato. Questo è personalizzazione di una parte del messaggio, molto bello!

Altra osservazione: alcune e-mail riguardano specifiche iniziative, altre sono  newsletter mensili (o a differente cadenza) che vengono inviate. Vediamole:

  • riguardo alle e-newsletter: io preferisco sempre il metodo di Medici senza Frontiere che precisa, nel campo oggetto, il numero della newsletter, facendomi capire che c’è una cadenza, un aggiornamento continuo, tramite newsletter elettronica di quello che fa l’organizzazione nonprofit.
  • riguardo alle e-mail per specifiche iniziative: il campo oggetto serve per invitare il lettore a compiere una azione (Iscriviti adesso al FAI! / Crea la tua pagina. Diventa protagonista) oppure per descrivere quello che potrà leggere all’interno, la notizia, l’argomento principale per cui gli stai scrivendo (No alla caccia al cervo nel Parco dello Stelvio)

IL CAMPO DA:

Guarda sempre l’esempio nell’immagine che ti ho allegato precedentemente. Le tecniche utilizzate sono sostanzialmente tre:

  1. Campo DA:  riempito dal nome dell’associazione
  2. Campo DA: riempito con l’email dell’associazione
  3. Campo DA: riempito da una ripetizione dell’oggetto (ultimo esempio in fondo Newsletter)

Ci sarebbe un quarto metodo che secondo me è il migliore. Utilizzare nel campo DA: il nome della persona che effettivamente scrive l’email (magari non nel caso di e-newsletter). Tecnica che in parte è utilizzata da Greenpeace nei suoi mailing.

Vedi che nel campo “Rispondi a:” è chiaramente indicato una email di una persona reale Fernanda Shirakawa , nonchè webmaster di Greenpeace Italia. Questo per me rende più personale la comunicazione e la possibilità di rispondere ad una email collegata ad un nome e cognome di persona.

Per riassumere

Il campo oggetto e chi scrive l’email sono importantissimi e non devono essere l’ultima decisione da prendere, magari in fretta, prima di inviare una newsletter o lanciare un e-mailing della prossima campagna di sensibilizzazione o richiesta aiuto della propria organizzazione nonprofit. Ogni volta che devi scrivere una email pensa sempre: chi la può inviare (a firma del presidente, del webmaster, del direttore raccolta fondi, di un testimonial) e cosa vuoi dire nel campo oggetto (considerando che non hai tanto spazio a disposizione altrimenti il campo oggetto spesso viene troncato dai client email se troppo lungo)