Alle organizzazioni nonprofit piace avere tanti “Mi piace”, li contano, li misurano e fanno i confronti a chi ne ha di più.
La verità è che l’unica cosa che conta sono i risultati a cui questi “Mi piace” portano, altrimenti, da soli, i “Mi piace”, sono un numero senza senso che accresce solamente l’ego del webmaster o social media manager di turno.
In questa rubrica parlerò del caso MomsRising, una onp americana che da 0 membri nel 2006 ha oggi all’attivo più di un milioni di membri (mamme, papà, nonni, zie e zii) che non sono i “Mi piace” di Facebook ma persone di cui viene misurato il coinvolgimento tramite un’analisi approfondita dei risultati ottenuti.
Gli obiettivi di Momsrising
- Aumentare le dimensioni del movimento aumentando il numero dei membri
- Avere attenzioni da tutti i media tramite modalità innovative di coinvolgimento
- Lavorare insieme ad onp partner
Momsrising sa che tutto questo non può essere fatto solo con i social media, ma anche grazie ai social media.
L’esempio della Campagna su Medicaid
La campagna su Medicaid ideata da Momsrising aveva l’obiettivo di dimostrare ai membri del Congresso americano che era un errore tagliare decine di miliardi di dollari ai programmi di assicurazione sanitaria Medicaid e Medicare.
Per avere impatto sui membri del congresso però dati e ricerche non erano sufficienti, per cambiare l’opinione pubblica c’è bisogno di storie. Momsrising dunque ha trovato velocemente un obiettivo da raggiungere: ricevere decine di storie da mamme che hanno ricevuto il supporto da Medicaid e che dunque potevano essere dei reali difensori del programma di assicurazione sanitaria nei confronti dei media.
E qui entra in scena il web
Come fare a raccogliere le storie? Tramite una bella landing page sul proprio sito internet che ha aiutato a raccogliere 500 storie da 43 stati. Storie che raccontano come Medicaid ha aiutato concretamente le famiglie.
Tra queste storie ne sono state scelte alcune che sono state illustrate e lanciate tramite i vari canali di comunicazione: il tutto ha generato 100.000 lettere al congresso sul tema dei tagli a Medicaid.
E’ stato fatto anche un libro delle storie dato ai membri del Congresso e della Casa Bianca e alcune storie sono diventate lettere pubblicati dai quotidiani tradizionali.
Come usa i social Momsrising?
Le storie vengono linkate sulle bacheche dei profili dei membri del congresso o viene fatto un @reply sui loro profili di Twitter. Questo perché Momsrising ha scoperto che ci siano meno filtri tra loro e i membri del Congresso quando si usano direttamente i social media.
E alla fine di tutto questo “farsi sentire” persino il blog della Casa Bianca ha parlato di loro.
Ma la cosa più bella è che Momsrising per far sentire le voci dei propri sostenitori, sul proprio blog ha condiviso i post dei membri della propria onp che grazie alle loro storie sono diventati “ambasciatori” di Momsirising.
E’ chiaro dunque che Momsrising non è una organizzazione che lavora da sola, ma lavora insieme a dozzine di altre organizzazioni non profit che possono creare quel movimento, anche informale, che può deviare l’attenzione dell’opinione pubblica e delle persone su un argomento importante per Momsrising e i suoi membri e sostenitori
Il focus sui risultati
Fino ad ora ho parlato di come Momsrising ha creato una campagna, ma è giunto il momento di parlare anche di come questa onp misura i risultati attraverso un approfondito esame periodico dei risultati ottenuti.
Ogni settimana il team dell’onp tiene un incontro chiamato “Metrics Monday”. Ogni persona dello staff della campagna ha l’obbligo di prendere visione dei risultati. In un secondo momento deve parlarne in un gruppo di lavoro, in modo da sapere quale azioni portare avanti per rafforzare la campagna.
L’attenzione non è concentrata però solo sui numeri. L’onp attraverso le sue campagne ha anche molti ritorni di commenti e pareri da parte dei suoi membri. Lo staff raccoglie, condivide e analizza questi pareri in modo da capire se la direzione intrapresa è quella giusta. Lo staff di Momrising ha il permesso di cancellare progetti o idee brillanti di altri dello staff che non hanno funzionato. Per evitare che tale momento divenga di lite fra colleghi è stato creato un momento più gioioso chiamato “Joyful Funeral“