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Rockefeller. Una dinastia americana

Per la rubrica “Letti per voi” di questo mese vi presentiamo un libro decisamente particolare. L’apparente estraneità del soggetto di questo libro rispetto ai contenuti del portale viene meno se inserita nell’ambito tematico della filantropia scien- tifica negli Stati Uniti. La storia della dinastia dei Rockefeller, iniziata a fine ‘800 con il fondatore della Standard Oil John. D. Rockefeller (Senior) – figura controversa, profonda- mente religioso e convinto del dovere morale personale di prendersi cura della comunità e al tempo stesso speculatore e uomo d’affari con pochi scrupoli – è strettamente legata alla nascita ed evoluzione di ciò che è stato definito da un altro tra i grandi uomini d’affari e filantropi americani, Andrew Carnegie, come il “dare scientifico”.

Tra i consiglieri più vicini al primo Rockfeller vi è, infatti, Frederick Gates, figura forse poco conosciuta, ma che merita maggiori approfondimenti – e i cui principi di azione costituiscono il motivo di questa breve recensione.

L’incontro tra i due nacque dalla necessità di Rockefeller di dare una veste organizzata alle numerose donazioni e alla propria attività di beneficenza,. Egli nominò in primo luogo Gates “capo elemosiniere”, con il compito di filtrare l’enorme mole di richieste di aiuto che arrivavano all’imprenditore sulla base delle caratteristiche di ciascun progetto, della sua sostenibilità, della trasparenza dichiarata nelle modalità di utilizzo dei fondi –visitava personalmente e indagava sui particolari di tutti i candidati eventuali della filantropia Rockefeller (…), insisteva affinchè i destinatari si garantissero anche altre donazioni.

L’innovazione di Gates nelle opere filantropiche dell’imprenditore Rockefeller consistette dunque nel mettere a punto (…) in tutte le opere di carità il principio del dono scientifico.

L’apprezzamento dell’imprenditore nei confronti del suo direttore della filantropia lo indusse a conferire a Gates il duplice ruolo di direttore delle attività filantropiche e … degli investimenti personali. Due temi apparentemente inconciliabili, segno dell’ambivalenza dell’uomo Rockefeller (anche se la contraddizione non è mai stata considerata tale da nessuno dei membri della famiglia, inclusi i successori, per i quali il senso “spinto” per gli affari non era affatto in contrasto con il voler migliorare le condizioni della comunità, americana e – nell’evoluzione storica della Fondazione Rockefeller e delle altre numerose istituzioni filantropiche create anche dai discendenti – anche straniera).

L’impronta di quella che sarebbe poi divenuta, negli anni, la Fondazione Rockefeller e, in generale, l’attività filantropica dei discendenti della famiglia, promana dunque dall’impostazione di Frederick Gates, il quale sognava opere filantropiche societarie, filantropie, per così dire, monopolistiche, che avrebbero “razionalizzato” la sfera del dono così come la Standard Oil aveva razionalizzato la sfera del petrolio. Un approccio, dunque, ad una filantropia senza limiti di tempo e di somme, vasta negli intenti e autoperpetuantesi.

La prima istituzione creata in attuazione di tali principi fu, nel 1901, il Rockefeller Institute for Medical Research, poi divenuto la Rockefeller University, seguita poi nel 1913 dalla Rockefeller Foundation e, negli anni, da altre istituzioni a carattere filantropico.

E’ una storia, quella della “filantropia Rockefeller”, che a più riprese torna nel corso dell’intero libro, variamente interpretata dai diversi membri della famiglia, diffusa in campi d’azione che spaziano dalla medicina all’Università all’arte all’ambiente, coniugata sulla base di una concezione di dovere morale non in contraddizione con l’essere imprenditori o speculatori.

Lungi da qualsiasi giudizio, per così dire, morale sulla figura di Rockfeller, indubbiamente “luci e ombre”, è una lettura consigliata per coloro che vogliano approfondire la storia e alcune caratteristiche delle grandi istituzioni filantropiche d’impresa, del dono scientifico, di figure probabilmente non così note, ma che hanno in parte determinato quello su cui poi sono stati innestati i principi del fundraising così come lo conosciamo oggi.

E, oltre a questo, è indubbiamente un viaggio interessante alla scoperta o all’approfondimento di un pezzo di storia, non solo americana.

Titolo: Rockefeller. Una dinastia americana
Autore Peter Collier, David Horowitz
Editore: Odoya, Bologna
Pagine: 650
Edizione: 2013