Trend del Terzo Settore

Vince Obama vince il fundraising

Ovunque si sta parlando della vittoria di Obama, anche altri blog sul fundraising (Paolo Ferrara Daniele Fusi) ne hanno parlato. E’ la vittoria di una serie di concetti che qui su Fundraising.it portiamo avanti da tempo:

  • dell’integrazione fra media online e offline: Obama ha agito secondo una logica del permission marketing (leggi questo libro per saperne di più sul permission marketing) nella raccolta fondi e nella crescita dei contatti del database per poi chiudere la campagna elettorale con uno spot di 30 minuti a pagamento su alcuni canali televisivi (ha potuto pagare i canali televisivi grazie alla campagna di raccolta fondi straordinaria che ha fatto – 3,1 milioni di donatori, 600 milioni di dollari di donazioni di cui 1/4, il famoso 20% di Pareto, da piccoli assegni sotto i 200 dollari)
  • dell’investimento su consulenti e personale capace e competente: chi ha progettato parte della campagna di Obama, sicuramente quella online, è il co-fondatore di Facebook Chris Hughes, un ragazzo di 24 anni. Sono i 50 tecnici che montavano i video appena ripresi della campagna di Obama e li caricavano su Youtube arrivando al tempo record di inserire un video su youtube 19 minuti dopo la fine di un discorso elettorale di Obama. Sul canale Youtube di Obama ci sono stati 18 milioni di visite e 15,5 milioni di ore di video visti (488mila quelli di Mccain)

Spero che questo serva anche alle organizzazioni nonprofit italiane per capire che:

  • per avere risultati anche in Internet si deve investire, se non sempre denaro, comunque tempo (e se non sono volontari il tempo di un dipendente ha anche un costo)
  • che per partire con il piede giusto serve una strategia (e qui lascio alla lettura del post di Paolo quando parla della strategia)
  • per capire che al centro del fundraising non ci sono le necessità dell’organizzazione nonprofit ma c’è il donatore (Because it’s about you dice bene il sito my.baackobama.com)

P.S.: guardati anche il nuovo sito di Obama, il sito Change.gov e pensa alla strategia che ha creato in internet, un dialogo ininterrotto con i sostenitori, prima e dopo l’elezione. Fantastico!