Libri sul Nonprofit

Work the pond

Su quali basi si poggia il fundraising oggi? Solo sulle tecniche e sugli strumenti che vengono giustamente insegnati e su cui i fundraiser sono tenuti ad esercitarsi, sperimentare e compiere il proprio lavoro?

Non solamente è la risposta giusta a queste domande. Un’azione di fundraising può positivamente evolversi specialmente grazie al networking che è l’argomento al centro di questo testo. Il libro, intriso della concretezza di molti testi manageriali statunitensi, riesce nei dieci capitoli di cui si compone, a convincere anche il fundraiser più sfiduciato nell’importanza e nella positività di fare network non solamente nell’ambito lavorativo ma anche nella vita personale.

A tutti è capitato di rimanere delusi dopo incontri e collaborazioni professionali terminate con insuccessi o insoddisfazioni: gli autori partono proprio da qui, dalla necessità di scoprire le tecniche per ottenere il massimo dal networking per avere successo nel campo lavorativo.

I temi trattati nei vari capitoli affrontano ogni aspetto del networking: dallo scoprire possibili e positive connessioni nella propria realtà locali, all’uso proficuo e non dispersivo del tempo nelle attività di network sino alla constatazione che solamente facendo networking si migliorano le proprie capacità e potenzialità nell’individuare gli aspetti positivi e proficui di questa vera e propria modalità di vivere la propria vita.

Il testo è consigliato non solo nell’ambito del fundraising quanto a qualsiasi operatore del nonprofit che, per la natura stessa di questa tipologia di enti, ha a che fare quotidianamente con più reti sociali con cui rapportarsi.

Darcy Rezac, Judy Thomosn, Gayle Hallgren-Rezac
Work the pond
Prentice Hall Press, New York, 2008

Recensione a cura di Valerio Melandri