Quattro Mosse Per Farti Legger Ele Email
Professione Fundraiser

4 mosse per farti leggere le e-mail

La maggior parte delle persone non aprirà mai le e-mail che la tua organizzazione nonprofit gli invia. Lo sappiamo che è un’amara verità ma è così.

Ci abbiamo messo impegno nella redazione dell’e-mail, nella selezione delle immagini ma dobbiamo renderci conto che se le persone non aprono le nostre e-mail, non risponderanno e dunque non doneranno.

Puoi invertire però questa tendenza usando questi 4 consigli e a poco a poco il numero di persone che aprirà la tua e-mail aumenterà. Ecco quattro cose a cui prestare molta attenzione che possono davvero aiutare:

In questo articolo

Oggetto dell'e-mail

Questo è il fattore più determinante nel successo o fallimento della raccolta fondi via email. Non importa quanto sia stata preparata, pensata, elaborata la tua campagna – se l’e-mail non viene aperta puoi stare certo che difficilmente qualcuno potrà donare tramite tale strumento.

I due modi più importanti per creare un oggetto efficace sono: massimizzare la pertinenza e l’intrigo.

La pertinenza conta per tutte le comunicazioni: le persone si concentrano sulle cose che contano per loro e ignorano tutto il resto. Ci sono molti modi per rendere un oggetto pertinente al tuo pubblico.

Potresti collegarlo a un evento di grande rilievo o a una notizia di attualità che è molto diffusa nell’opinione pubblica in questo momento, ad esempio:

Aggiornamento sul disastro: Uragano Idalia

Terremoto in Afghanistan: emergenza

Oppure potresti collegarti a esperienze di vita o valori che risuonano con il tuo pubblico, ad esempio:

Semplice test per la demenza all’orizzonte

Ultima possibilità per il tuo testamento online GRATUITO

James, foto gratis di delfini!

L’intrigo è efficace anche per gli oggetti delle email. Un ottimo modo per rendere un oggetto intrigante è renderlo criptico o implicare una domanda che richiede di aprire l’email per trovare la risposta:

James: Qualcosa sta bruciando

Nessun Carpentiere

Re: Coca Cola vs Pepsi??

Ecco diversi altri approcci per rendere gli oggetti delle email intriganti:

• Divertimento/umorismo: James: È il momento del “meow” (scherzo su “now” e “miao” in inglese)…

• Personalizzazione: James: La famiglia Hollows ti sta invitando…

• Emoticon: Incontra un artista musulmano 👋 Alaa Saeed.

Anche se le emoticon possono aiutare il tuo oggetto email a distinguersi nella casella di posta, è importante non usarle troppo e testare come il tuo pubblico specifico reagisce ad esse.

Un’ultima considerazione sulla brevità: è importante mantenere la maggior parte dei tuoi oggetti delle e-mail brevi, poiché i client email, specialmente su dispositivi mobili, spesso li tagliano dopo poche parole. Se il tuo oggetto email sarà più lungo di qualche parola, va bene, ma assicurati di inserire le parole chiave importanti all’inizio in modo che siano visibili su tutti i dispositivi.

Il campo "Da"

Il campo “Da” è spesso la prima cosa che i tuoi lettori vedono nella loro casella di posta, anche prima dell’oggetto dell’e-mail. Dovrebbe essere di solito riconoscibile e affidabile, così il tuo sostenitore capisce immediatamente da chi proviene l’e-mail, senza doverci pensare.

Ma puoi anche essere più creativo. Ecco alcune opzioni diverse per i nomi “Da” con i loro pro e contro:

Nome dell’organizzazione: il più riconoscibile per le persone, ma anche il più impersonale.

Nome di un rappresentante – una persona reale – dalla tua organizzazione: più personale, ma meno persone lo riconosceranno a meno che non siano davvero famosi o una figura di spicco nella comunità.

• Nome della persona + nome dell’organizzazione: personale e riconoscibile ma diventa un po’ lungo quindi spesso non sarà visibile sui dispositivi mobili e persino sui client desktop.

• Qualcos’altro di creativo, come un invito all’azione o il nome della campagna: come PastidiNatale@organizzazione.org. Questo potrebbe attirare l’attenzione ma non è riconoscibile e potrebbe creare confusione nei tuoi sostenitori. Sentiti libero di testare questo approccio, ma assicurati che sia adatto alla campagna, ad esempio se stai sfruttando un argomento caldo o facendo un’offerta forte come una corrispondenza.

Testo di Anteprima

Questo piccolo e spesso trascurato pezzo di testo è visibile sotto o accanto all’oggetto dell’e-mail nella maggior parte dei programmi e-mail. Può funzionare insieme al tuo oggetto dell’e-mail per catturare l’attenzione dei tuoi lettori e ottenere più aperture.

Se non crei il tuo testo di anteprima, di solito il predefinito è la prima riga di testo nell’email. Ma se non lo crei sprechi un’occasione per attirare l’attenzione.

Ecco perché spesso nel testo di anteprima trovi l’inizio del testo dell’e-mail, come ad esempio: “Caro Giovanni”

Non sprecarlo in questo modo o peggio ancora utilizzando una numerazione interna dell’email come “Numero 027 Edizione Newsletter sulla natura Numero #027”

Prendi il controllo di quel pezzo importante di testo, rendendolo coinvolgente e allineato all’oggetto dell’email. Non devi inserire necessariamente tutta la storia dell’e-mail, ma usalo per arricchire ciò che hai fatto con l’oggetto dell’e-mail, come nei seguenti casi:

Oggetto dell’e-mail: Stai aiutando a dare ai bambini il miglior inizio possibile nella vita 💙

Testo di anteprima: Grazie!

Oggetto dell’e-mail: Morte per impiccagione

Testo di anteprima: Mohammed potrebbe essere giustiziato in qualsiasi momento… aggiungi il tuo nome

Tempistiche delle e-mail

La cosa più importante è il messaggio e la sua rilevanza, ma anche il momento in cui invii le tue e-mail può fare una vera differenza. Se stai rispondendo a un’emergenza del mondo reale o a una notizia di grande impatto, dovresti inviarla al più presto, mentre la storia è ancora “calda”.

Al di fuori di quel scenario, pensa a chi e dove si trova il tuo pubblico, al loro programma giornaliero e alle loro esperienze. In generale puoi considerare:

• I martedì, mercoledì e giovedì sono i momenti più sicuri, poiché le persone non sono via per il weekend, evita comunque i fine settimana per inviare le e-mail. 

• Metà mattina o metà pomeriggio – quando le persone hanno terminato la loro pila di lavoro del mattino o sono tornate dal pranzo – sono spesso buoni momenti per ottenere risposte.

Ricorda che questi 4 consigli ti possono essere molto utili proprio in questo periodo natalizio, momento in cui sono a pieno regime le campagne di raccolta fondi natalizie, così come la raccolta di indirizzi e-mail nei mercatini natalizi ideati dalle organizzazioni nonprofit.

Programmare accuratamente una e-mail di benvenuto così come una e-mail di raccolta fondi è uno dei compiti più delicati di un fundraiser: non deve diventare un compito da eseguire con scarsa cura o in poco tempo, ma è un’attività a cui dedicare la giusta attenzione seguendo pochi ma incisivi consigli.

(>Fonte)