Aspettando il Nonprofit day del 26, 27 e 28 ottobre, abbiamo fatto qualche domanda in anteprima a Andrea Cecchetti, esperto di digital marketing e in particolare, di Personal Branding e Social Selling su LinkedIn.
Al Nonprofit Day, Andrea ci parlerà di cosa e come comunicare su LinkedIn per aumentare la propria reputazione professionale avvicinando così le persone alla nostra nonprofit.
Cosa troverai in questo articolo
Il Digital marketing da 3 punti di vista: dipendete, agenzia e freelance
Dato che vogliamo presentare al meglio gli speaker del Nonprofit Day, partiamo dalla tua storia.
Ci descrivi il tuo percorso personale e professionale?
Allora, da dove cominciare, ci sarebbero tante cose da dire, cercherò di essere sintetico…anche se non è proprio un mio dono di natura!
Il mio percorso professionale parte subito dopo gli studi accademici in Economia e Marketing, che hanno giocato un ruolo fondamentale nell’innamorarmi del Marketing.
In particolare molto debbo alla Prof.ssa Pattuglia per la fiducia accordatami che mi ha permesso di crescere nel Digital Marketing di Polifarma Benessere, un’azienda italiana operante nel settore Oral Care.
Dopo 3 anni ed alcuni progetti lanciati, ho deciso, non senza notevoli difficoltà nella scelta, che era il momento di entrare nel mondo del Digital Marketing dall’altra porta, quelle dell’agenzia.
E farlo con una mia realtà: così ho fondato Fungo Marketing & Social Media Management insieme ad Enrico Porreca e Valerio Italia, miei compagni di viaggio in questa fantastica avventura.
Qui ho consolidato le mie conoscenze, mi sono gettato ancor di più nel mondo del Digital Marketing, con il ruolo di Chief Operations Officer e Digital Strategist.
Nei successivi 5 anni le soddisfazioni sono state tantissime. Grandi clienti, successi, partnership, docenze e palcoscenici sempre più importanti come WMF, SMS, Università di Tor Vergata, Festival del Fundraising ed oggi i Nonprofit Days!
Ancora una volta però ho deciso che era ora di cambiare, e così oggi sono un Digital Strategist Freelance, pur mantenendo un forte legame sia professionale che personale con Fungo Marketing.
Quali sono stati i passaggi salienti? E le difficoltà principali?
I momenti salienti e le difficoltà corrispondono sicuramente ai vari passaggi da una realtà/situazione all’altra.
Sono una persona che si lega molto alle situazioni, alle persone, agli ambienti, e “staccarsi” non è stato affatto facile. Col senno del poi però debbo dire che ogni passaggio ha determinato sicuramente una crescita importante nella mia carriera. Infatti mi ha garantito una visione del Digital Marketing privilegiata, da ben 3 punti di vista differenti: aziendale, di agenzia e da freelance.
I social media sono un mondo in continua evoluzione. Come si diventa un esperto di uno strumento che nasce e si diffonde così in fretta? Dove e come si ‘studia’?
La risposta più semplice e scontata, ma anche in gran parte vera, è grazie al Learning By Doing: coniugando ogni giorno l’esperienza sulle piattaforme nel “fare” con un aggiornamento continuo, grazie a confronto con colleghi ed esperti di settore.
Nonostante ciò però, sono fermamente convinto che la nostra figura prima di tutto sia quella di Marketer e che pertanto un ruolo essenziale, ancor prima della preparazione sui singoli strumenti, la giochino gli studi accademici, che garantiscono un background ed una forma mentis difficilmente recuperabile in altri modi.
Valore, relazioni e trust
Secondo te cosa e come è cambiato il tema della reputazione professionale con l’avvento dell’online e in particolare di Linkedin?
Collegandomi alla precedente risposta, credo che il tema della reputazione professionale, del personal branding e della cura della propria immagine si basi sempre sugli stessi presupposti e principi teorizzati dai grandi marketer del passato. E che quindi le basi accademiche rimangano sempre le stesse ed imprescindibili.
Tuttavia è altrettanto indiscutibile come l’avvento di strumenti così “differenti” rispetto al passato soprattutto per rapidità, facilità di proposizione e di conseguenza miriade di proposte disponibili, abbia cambiato un po’ le regole del gioco.
Sicuramente ciò ha portato ad un’enfasi del ruolo della cura delle relazioni, del contenuto, del valore offerto e degli elementi di trust per distinguersi ed emergere rispetto agli altri.
Ci condividi qualche curiosità in anteprima del tuo intervento al Nonprofit Day?
Non posso “spoilerare” troppo, diciamo che i concetti dell’ultima mia risposta saranno in gran parte trattati, temi che per me oggi sono estremamente cruciali nell’ambito reputazione professionale: valore offerto, relazioni e trust.
In che modo il tuo speech può essere utile ai partecipanti del nonprofit day?
L’argomento di questo evento è appunto lo “Storytelling”, saper “raccontare” in maniera nuova, autentica, efficace la propria causa.
In un mondo come quello digitale odierno, pieno di stimoli e di “proposte”, il passaparola, la relazione personale, il consiglio di persone stimate sono ancor più potenti come strumento di orientamento.
Ecco, usare il proprio profilo LinkedIn in maniera professionale significa potenziare e rendere contemporanea e digitale questa componente. La mia speranza è aiutare in questa missione.
Un libro che ti ha lasciato tanto o ti ha insegnato qualcosa e che vorresti consigliare?
Citare un singolo libro è difficile, ce ne sono stati molti importanti nel mio percorso professionale, ma non posso non citare Philip Kotler, il padre fondatore del marketing, che ha gettato le basi della mia formazione, “accompagnandomi” lungo tutto il percorso professionale.
Ci lasci una citazione che rappresenti il tuo lavoro e ci dici il perché?
Vi lascio con una citazione rielaborata a più riprese da diversi marketers, che non rappresenta in toto il mio lavoro, ma che credo ne sintetizzi perfettamente una parte, ossia quella che affronteremo nel corso del mio speech: “Give Value to Get Value”.
Non a caso la uso spesso nei miei interventi, per racchiudere, trasmettere e rendere immediata l’importanza del “Valore offerto” in una corretta impostazione di una strategia LinkedIn.
Anteprima Nonprofit Day
Ormai dovresti saperlo anche tu… LinkedIn è a tutti gli effetti il social network migliore e più adatto per fare Personal Branding, ovvero per mostrare il tuo profilo professionale, raggiungere nuove persone e pubblicare contenuti che avvalorano le tue competenze. La cosa bella è che se sei capace di gestire in maniera corretta la tua immagine e la tua reputazione personale su LinkedIn, non solo costruisci concrete opportunità lavorative e relazionali per te, ma anche per la tua nonprofit! Scopri allora insieme ad Andrea:
- Perché – per te e per il tuo lavoro – non dovresti più fare a meno di LinkedIn;
- Come curare la tua immagine professionale (su LinkedIn);
- Cosa comunicare per aumentare la tua credibilità e quella della tua nonprofit;
- Come conquistare la fiducia di altri utenti, stabilendo un contatto diretto con le persone per te più interessanti.