Sui social abbiamo un’enorme occasione per trasformare i followers in donatori. Tuttavia è necessario conoscerli al meglio per sfruttare il loro grande potenziale. Altrimenti si rischia di sprecare energie e tempo… per non ottenere nulla!
Cosa NON funziona
La maggior parte delle nonprofit si limita ad aggiornare i suoi post, indicando i link dove fare la donazione e chiedendo ai propri followers di donare.
Spesso si leggono messaggi tipo: «se ognuno dei nostri fans donasse 1 euro, raggiungeremmo l’obiettivo in un mese». C’è poco da fare:campagne di questo tipo NON funzionano!
Altri tentano la strada del viral fundraising: un esempio è l’Ice Bucket Challenge contro la SLA. Ma queste campagne sono più adatte a donazioni one-off: non fidelizzano il donatore. E comunque sono un caso su mille. Quasi mai diventano veramente virali i nostri video.
Il potenziale dei i social per trasformare i followers in donatori
Dunque, come fare per sfruttare l’incredibile potenziale che i social mettono a nostra disposizione? Nessuna ricetta magica, ma almeno seguendo le regole base, si può provare.
Occorre darsi tre obiettivi:
1. SMETTETE DI CHIEDERE DI ISCRIVERSI ALLA NEWSLETTER!
Raccogliete indirizzi e-mail. Il vostro profilo deve rimandare al sito internet ufficiale, di modo da spingere i vostri fans a registrare i loro dati.
Segnalate spesso la possibilità di iscriversi alla newsletter NON SOLO per ricevere informazioni, ma per l’impatto che ricevere informazioni
genera.
Non scrivete “Iscriviti alla Newsletter” ma qualcosa tipo “Vuoi toglierti la possibilità di rimanere informato su come ti si può scaldare il cuore vedendo i nostri progetti?”.
Non limitatevi a essere imperativi (Iscrivetevi al sito). È banale. Dite qualcosa di bello, inventatevi un GUADAGNO per il vostro donatore, fate in modo che il donatore abbia proprio voglia di iscriversi. Magari un regalo, una foto in omaggio, uno screen saver, un particolare aggeggio simpatico. Qualcosa per cui io debba o abbia voglia di iscrivermi. Non riuscirete mai a convincere tutti i vostri followers a registrarsi, ma è comunque un passo necessario verso il secondo obiettivo.
2. PROVATE VERAMENTE A COSTRUIRE UNA RELAZIONE. MA SUL SERIO
Il miglior modo per farlo è mandare via newsletter. Bimestrale, mensile, quindicinale, settimanale, o magari ogni giorno? Non lo so! Ma PROVATE.
Quello che deve essere chiaro è che non dovete farvi guidare dagli eventi che vi capitano (aspetto a mandare questa email perché voglio prima che sia avvenuto l’evento, o quella particolare parte del progetto), dovete farvi guidare dal calendario. “Ricevi la mia blog-lettera il venerdì alle 11”, e cascasse il mondo, venerdì alle 11 dovete mandare via la lettera.
3. NON ABBIATE PAURA DI CHIEDERE, MA NON A FREDDO.
Dopo un paio di mesi che il vostro follower vi segue sui social, riceve la vostra newsletter, e magari anche la mail personalizzata, si sentirà sempre più COINVOLTO: è il momento di chiedergli una donazione??? Può essere! Ma magari aspetterete ancora o farete prima.
Campagne di fundraising di questo tipo possono essere molto efficaci per raccogliere piccole e medie donazioni. Una volta ottenuta la donazione, avrete trasformato il FOLLOWER in DONATORE: a quel punto starà a voi coltivarlo!
4. NON DIMENTICATE DI INTEGRARE ON LINE E OFF LINE.
Un altro buon metodo, se potete farlo e la vostra causa e la vostra dislocazione sul territorio ve lo concedono, potrebbe essere quello di organizzare piccoli eventi in cui conoscere dal vivo gruppi di followers . Non per chiedere una donazione, ma per farsi conoscere, e poi procedere coi follow- up.
Potete organizzare l’evento dopo aver raccolto abbastanza indirizzi e-mail, mandando inviti personalizzati. Oppure potete farlo prima, mandando gli inviti direttamente tramite Facebook o Twitter. Di solito, nel primo caso la partecipazione sarà più alta, e più persone sosterranno la causa.