10 consigli per capire la psicologia dei grandi donatori
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Cosa vogliono da te i tuoi migliori donatori?

Sei anche tu un fundraiser che si domanda cosa cercano nella tua organizzazione nonprofit i tuoi migliori donatori? I tuoi migliori donatori non sono coloro che donano di più, ma sono coloro che donano meglio di altri, che si coinvolgono più di altri anche in iniziative di volontariato per la tua organizzazione nonprofit.

In questo articolo ti svelerò alcune riflessioni che ha fatto Greg Walner, fundraiser e creatore di Market Smart, un software per la gestione dei grandi donatori.

Greg, forte della sua personale esperienza, ha raccolto 10 consigli utili per tutti i fundraiser per comprendere meglio cosa cercano nel fundraiser e nell’organizzazione nonprofit i tuoi migliori donatori.

Dalla sua esperienza prendiamo questi 10 utili consigli:

  1. I tuoi migliori donatori vogliono che tu svolga quel lavoro che loro non possono o non vogliono fare. Loro credono in te e nella tua organizzazione perchè sanno che non potrebbero fare da soli quello che l’organizzazione riesce a fare.
  2. I tuoi migliori donatori vogliono essere gli eroi di una storia, non devi sostituirti a loro nè sostituire l’organizzazione a loro, i crediti e i ringraziamenti (frequenti) vanno ai tuoi donatori.
  3. I tuoi migliori donatori vanno ascoltati: ci deve essere un sincero interesse da parte tua ad ascoltare la loro storia. Se li coinvolgi ad esempio in un progetto di volontariato per la tua organizzazione assicurati di non approcciarli solamente con una richiesta di tempo da mettere a disposizione del progetto ma falli sentire prima parte del progetto. Per fare questo devi ascoltarli e stimolarli a sentirsi parte di un progetto.
  4. I tuoi migliori donatori vogliono empatia: empatia vuol dire che come fundraiser devi metterti “nelle scarpe” del donatore. Per questo il consiglio è sempre quello di essere fundraiser ma anche di essere donatore, solamente così certi consigli potranno essere meglio recepiti.
  5. I tuoi migliori donatori vogliono sapere cosa ne hai fatto delle loro donazioni, ricordati che “ti hanno assunto” per fare quello che loro non possono fare o non vogliono fare. Da te vogliono sapere come lo hai fatto, che impatto ha avuto la loro donazione, vogliono risultati.
  6. I tuoi migliori donatori vogliono darti dei consigli: devi trovare il canale di comunicazione giusto, non puoi essere solo tu a comunicare con loro. 
  7. I tuoi migliori donatori vogliono una comunicazione bidirezionale. Quale strumento giusto usi per comunicare? Telefono, messaggi o forse è meglio “rispolverare” gli incontri di persona?
  8. I tuoi migliori donatori vogliono da te onestà e fiducia: onestà e fiducia non sono il bilancio sociale dell’ente nonprofit, quando si ha a che fare con i fundraiser e con i donatori la fiducia è qualcosa che si ottiene essendo persone / fundraiser che “meritano fiducia”.
  9. I tuoi migliori donatori vogliono opportunità di essere coinvolti nella mission dell’organizzazione. Vogliono sentirsi parte importante per la soluzione dei problemi che l’organizzazione vuole affrontare.
  10. I tuoi migliori donatori vogliono opportunità di coinvolgimento che siano convenienti per loro e che possano essere estese anche ad amici o famigliari: convenienti non vuol dire “economicamente poco costose” ma convenienti nel senso che soddisfino quella necessità di sentirsi parte di una organizzazione che riesce a svolgere un lavoro che da solo il donatore non riuscirebbe a fare.