Fondazioni
Startup fundraisingTecniche di Fundraising

Come chiedere fondi alle fondazioni. Chi chiede e chi eroga, due facce della stessa medaglia

Due nomi: Paola e Nicola.
Due cognomi: Casadei e Corti.
Due professioni: lei si occupa di Fondazione e Corporate preso la Coop. Solidarietà Intrapresa, mentre lui dirige la Fondazione Allianz UMANA MENTE e la Fondazione Italia per il dono onlus – F.I.Do.
Due diversi ruoli: lei scrive e presenta progetti, mentre lui valuta e decide quali finanziare.
Due diverse funzioni, ma facce della stessa medaglia. Perché deve esistere una forte relazione per legare fondazioni erogatrici e ONP.

Come chiedere fondi alle fondazioni? Come lavorano fondazioni e organizzazioni? Siamo partiti da questi spunti per parlare di bandi e fondazioni, in modalità di intervista doppia, per evidenziare i due diversi punti di vista. 

Dieci punti, tante idee per riflettere e soli cinque minuti per leggerlo tutto.

Cosa troverai nell'articolo

Il ruolo delle fondazioni

Nicola, la voce delle fondazioni: 
Le fondazioni ricoprono ancora un ruolo fondamentale all’interno del Terzo Settore. Basti pensare che sono secondi per erogazioni di fondi alle ONP. Risultano importanti soprattutto nei loro territori, identificano i bisogni sociali e cooperano per poterli risolvere. 
Ma soprattutto, le fondazioni dovrebbero aiutare a diffondere una nuova cultura del dono. Donare non significa privarsi di qualcosa per darlo a qualcuno, ma un reale investimento sociale, per sé stessi, per gli altri, per l’ambiente, per l’arte, la cultura etc

Paola, la voce delle organizzazioni:
le fondazioni, condividendo al nostra stessa visione, si alleano con noi organizzazioni, per permetterci di poter guardare lontano. Ci consentono, attraverso importanti fondi, di finanziare grandi progetti e quindi di poter crescere
Ci permettono di programmare le attività presenti e future dell’organizzazione. 
Chiedere fondi alle fondazioni, per quanto duro e impegnativo, è essenziale per una buona strategia di raccolta fondi.

I requisiti di un progetto

Nicola – personalmente quando valuto un progetto rivolgo l’attenzione su questi parametri:

  • Che il progetto abbia un cuore, sia respirabile l’intendo della ONP richiedente;
  • Chiarezza degli obiettivi;
  • Sostenibilità, ovvero cosa succede dopo che l’eventuale finanziato è finito?
  • Cosa ci mette l’ente: cofinanziamento che non è solo economico;
  • Fattibilità della realizzazione del progetto
  • Valutazione d’impatto, perché adesso va di moda…

Paola – un aspetto imprescindibile per la vittoria di un progetto è l’unicità.
Le organizzazioni non devono mai dimenticare di evidenziare le caratteristiche innovative che distinguono il proprio progetto da quello degli altri.

Solitamente alle Fondazioni PIACE

Gli errori da non commettere 

Nicola – nella mia lunga esperienza ho osservato spesso errori di tipo tecnico.
Questi quelli più frequenti:

  • il tentativo di  chiedere ad una fondazione per il semplice fatto che eroga fondi, senza studio o analisi alcuna;
  • un’errata analisi del bisogno;
  • indicazioni fornite dalla fondazione non prese in considerazione dall’organizzazione
  • parametri richiesti dai bandi non rispettati.

Ma soprattutto, vedo che le realtà del terzo settore non sempre riescono a capire l’importanza di generare relazioni fiduciarie e generative attraverso il dono.

Paola – Dal lato delle organizzazioni, gli errori sono quelli di non provocare abbastanza interesse alla fondazione o non far collimare gli obiettivi della fondazione con quelli dell’organizzazione.
Questo perché si presentano progetti senza conoscere bene la fondazione a cui mi sto rivolgendo.
Come chiedere fondi alle fondazioni? Se si vuole collaborare dobbiamo conoscere bene chi abbiamo di fronte. E capire cosa al contempo posso offrire soprattutto a livello di soddisfazione ed emozione positiva.

Solitamente alle Fondazioni NON PIACE

 Come sceglierSi  

Paola – direi che i primi elementi da osservare in una fondazione, per capire se fa al caso nostro, sono:

  • l’ambito geografico in cui la fondazione ha sede e opera. Non dimentichiamoci che le fondazioni sono legate al territorio.
  • L’ambito di intervento. Ogni anno le fondazioni all’interno del DPA (documento programmatico annuale) stabiliscono quali sono i macro obiettivi per l’anno seguente.
  • La portata economica. Sempre all’interno del DPA, quante risorse finanziare vengono messe a disposizioni da erogare alle ONP.

Nicola – dirò una banalità ma l’organizzazione che presenta il progetto che ci sembra migliore, che cattura la nostra attenzione. Ovviamente se è in linea le finalità della fondazione.
Per capire la validità del progetto però, bisogna capire anche la validità dell’organizzazione. Dobbiamo quindi documentarci attraverso svariati canali per consocere appieno chi abbiamo di fronte. sito web.

I consigli da tenere a mente 

Paola – il primo passo che consiglierei di fare ad una organizzazione è quello di creare un database di sole fondazioni. Tramite l’uso di siti come Assifero e Italia non profit, sarebbe importante creare una scheda minuziosa per ogni fondazione presente nei siti. La costruzione di un database serve per rendere sistematica la ricerca della fondazione giusta.

Nicola – ci si deve immedesimare con la fondazione. Per farlo è necessario raccogliere più informazioni possibili e documentarsi su di essa. Il consiglio principe è: cercate di capire a fondo le indicazioni della fondazione. Se non trovate le indicazioni, con le dovute maniere, chiedete informazioni, aprite un dialogo e cercate di creare una relazione. Mostratevi curiosi e fate domande, partendo sempre dal fatto che voi quella fondazione l’avete studiata e la conoscete.

Dopo il finanziamento  

Nicola – Dobbiamo imparare a vedere le fondazioni come possibili partner per le organizzazioni. Se si vogliono creare e mantenere rapporti durevoli con le fondazioni, oggi le organizzazioni devono essere in grado di saper coinvolgere le fondazioni.
Per farlo è necessario che faccia sentire la fondazione parte integrante del progetto con genialità e creatività.
Non ostiniamoci se la fondazione non mostra interesse, manteniamo le relazioni perché un no oggi può diventare un sì domani.

Paola – ricordiamoci di trattare le fondazioni come donatori.
Per le fondazioni è importante restare informate sui progetti finanziati. È utile conoscere l’evoluzione in corso dei progetti, ad esempio ricevendo foto e video dei progetti finanziati.
Se non mostrano interesse o rifiutano il progetto cercate di capire perché. Cogliete l’occasione di imparare e migliorarvi per la seconda volta.

Lo scambio di informazioni

Nicola – L’esito della conoscenza dei progetti delle organizzazioni è alla base della riflessione per la programmazione futura delle fondazioni. Ad esempio, può succedere che una fondazione sulla base dei risultati prodotti dai diversi progetti finanziati, si renda conto che deve riformulale una proposta strategica nuova.

Paola – Noi, come organizzazioni, siamo il contatto tra le fondazioni e i beneficiari dei progetti. Le nostre sensazioni, i nostri risultati, le nostre considerazioni per le fondazioni sono essenziali per capire se proporre bandi in continuità o se modificare il tipo di intervento.

Il futuro, una possibile alleanza?

Nicola – Io penso che stiamo vivendo una fase di transizione che ci porterà ad una sempre più forte alleanza tra Fondazioni e ONP, ma soprattutto tra diversi enti erogatori per creare possibilità al terzo settore più strutture e mirate.
Il rapporto è già cambiato. È finito il periodo in cui le fondazioni attendevano in modo passivo le richieste di contributo. Ora c’è più collaborazione, le fondazioni e le ONP tendono sempre di più a confrontarsi e a prendere accordi prima di procedere all’erogazione.

Paola – non so se possiamo dire che ci troviamo di fronte a una possibile alleanza, quello che mi permetto di dire è che il rapporto tra fondazioni e bandi è cambiato e cambierà ancora.
Un tempo chiedere e ottenere un grant era più semplice. Ora la numerosità di chi chiede è aumentata, e lavorare con le fondazioni è diventato più complesso.
Oggi le ONP hanno il compito di coinvolgere maggiormente le fondazioni.

Un’esperienza positiva

Paola- Per me è stato molto bello il percorso fatto con la cooperativa Domus Coop. Con loro ho importato un grande lavoro per avere il supporto di fondazioni. Abbiamo iniziato attorno a un progetto di accoglienza per disabili psichici. Si trattava di un progetto sperimentale, per cui c’è stato un percorso legislativo che ha messo la fondazione nella condizione di poter fare ricerca in ambito sociale.

Nicola – anche per me un’esperienza molto positiva è legata alla possibilità di portare avanti progetti sperimentali. Mi ricordo di un grande progetto per comunità di accoglienza mamma bambino Casa dolce casa mamme-bimbi-futuro, che ha portato alla creazione di una decina comunità mamma/bambino, con interventi educativi diversi. C’è stata sinergia tra una pluralità di soggetti: pubblico (ministero, regioni e comuni), privato (3 diverse fondazioni) e non profit (9 enti coinvolti). Alla fine del progetto c’è stato uno studio che è stato anche preso in considerazione per redigere le linee guida legislative sui finanziamenti regionali per l’accoglienza di minori.

Un’esperienza innovativa

Paola – lavorando con una fondazione di Torino, legato alle povertà, mentre stavamo realizzando il progetto per cui avevamo già avuto il finanziamento, ci siamo accorti che bisognava inserire una modifica importante: volevamo dare un contributo economico agli utenti che stavano partecipavano al progetto in forma volontaria. Con la fondazione ci siamo messi a tavolino per capire come far rientrare questo bisogno nelle linee di finanziamento e come superare le difficoltà burocratiche. Alla fine questa esperienza ha creato un precedente: è servita per modificare il bando nelle sue edizioni successive.

Nicola – Anche dal mio punto di vista un’esperienza innovativa ha avuto a che fare con il ripensamento di un progetto. Si tratta di un progetto legato all’inserimento lavorativo dei disabili. Eravamo partiti con un’idea, ma coinvolgendo le aziende come soggetti attivi, ci siamo resi conto che bisognava riprogettare tutto il nostro intervento. Eravamo partiti dall’idea di cerare un master per formare manager disability e siamo finiti col progettare una piattaforma di match tra aziende e lavoratori con disabilità con una sezione di tutorial che fa la differenza.

Con questo articolo sulle Fondazioni e Bandi abbiamo cercato di dare nuove idee e consigli utili a tutto il non profit.
Abbiamo cercato, per 2 minuti, di farvi immergere insieme a noi nel mondo delle Fondazioni.  Un mondo in cui, come in tutto il fundraising, creare e mantenere buone relazioni è fondamentale per la riuscita della nostra mission.
Quindi, per concludere, mettetevi fin da subito a cercare e trovare la fondazione giusta perché potrebbe risultare una delle più grandi opportunità per la vostra organizzazione non profit.

Nicola Corti

Nicola
Corti

Fondazione Umana Mente
Paola Casadei

Paola
Casadei

Coop. Solidarietà Intrapresa
Filippo Marchetti

Filippo
Marchetti

Studente Master in Fundraising 2021