Foundraising
Startup fundraising

FOUNDRAISING o FUNDRAISING? come si scrive e altre cose da sapere per iniziare a fare raccolta fondi

Foundraising o fundraising? Come si scrive correttamente? Ma soprattutto che cos’è il fundraising e come si fa?
Oltre alla giusta definizione, in questo articolo troverai una riflessione su come mai il fundraising è essenziale per il terzo settore in Italia.
Faremo anche un po’ di chiarezza su cos’è il nonprofit e quali sono le sue caratteristiche.
E vedremo qual è la cosa più importante in una strategia di raccolta fondi. Stai pensando al denaro? sbagliato, l’elemento essenziale del fundraising è la felicità del donatore.

Cosa troverai in questo articolo

Fundraising, la definizione

Iniziamo dal nome. Se cerchi sull’Enciclopedia Treccani la parola “fundraising” ti verrà fuori questa definizione:

“Attività di ricerca dei fondi necessari al funzionamento di enti nonprofit, svolta sia direttamente da questi sia da società specializzate. I fondi provengono da enti pubblici, imprese, fondazioni e persone fisiche”.

Attenzione:
Non si dice fOundarising
Non si dice fund raising
Non si dice fundRISING.

Si dice FUNDRAISING, raccogliere, aumentare, far crescere (Raising) i fondi (Fund).

Il fundraising è l’insieme di azioni che permettono a un’organizzazione di raccogliere soldi per sostenere i propri progetti e realizzare così la propria causa.

Fundraising Definizione

Il fundraising permette agli enti nonpropfit di assicurarsi donazioni da parte di privati, individui e aziende, per portare avanti i propri progetti sociali in modo indipendente, sostenibile ed efficace.

Fundraising e Terzo settore

Il concetto di fundraising è strettamente collegato a quello di terzo settore, detto anche settore nonprofit.

Possono fare fundraising tutte le organizzazioni nonprofit, ovvero quelle che non possono destinare i propri utili ai soci, ma devono reinvestirli per lo sviluppo delle proprie finalità sociali.

Le organizzazioni nonprofit si occupano di cause sociali e culturali, come ad esempio l’abolizione della povertà, della fame, la ricerca scientifica, la cura degli anziani, l’educazione di bambini e ragazzi, l’organizzazione di eventi culturali gratuiti ecc.

Dato che queste organizzazioni non fanno business, non vendono servizi, ma li erogano gratuitamente, la sostenibilità dei loro progetti è strettamente legata alle donazioni che riescono a raccogliere grazie alle attività di fundraising.

Fare fundraising quindi non significa solo ottenere il maggior numero di fondi possibile. Fare fundraising significa far guadagnare alla propria organizzazione libertà e indipendenza.

Settore Profit, Ente Pubblico, Organizzazioni Nonprofit

Per prima cosa cerchiamo di chiarire le differenze tra settore profit, ente pubblico e organizzazioni nonprofit. 

Settore profit

Gli enti profit (aziende) utilizzano il denaro privato per perseguire interessi privati. Ad esempio, se l’obiettivo di un’azienda, è ottenere profitto vendendo il proprio prodotto, ivestirà i suoi soldi e organizzerà la mia strategia per ottenere questo obiettivo nel migliore dei modi.

Enti Pubblici

Il settore pubblico invece investe denaro pubblico per obiettivi di pubblico interesse. Un ente pubblico utilizza i soldi di tutti -dello stato- per organizzare e gestire servizi che riguardano la collettività: salute, istruzione, infrastrutture ecc

Organizzazioni nonprofit

Il settore nonprofit utilizza denaro privato per obiettivi di interesse pubblico. Il nonprofit infatti, offre un supporto essenziale al settore pubblico, prendendo in carico numerosi servizi per migliorare la vita della comunità do riferimento. E lo fa con il denaro che riesce a ottenere da soggetti provati, aziende, fondazioni e solo in qualche caso da accordi stipulati ad hoc con l’ente pubblico su specifici progetti.

No profit o Nonprofit?

Entrami le espressioni derivano dal mondo anglosassone e, anche se sembrano molto simili tra loro, quasi sinonimi, preferiamo parlare di nonprofit.

Il termine no profit si basa su una negazione. Il prodotto non ci deve essere, dandone quasi una concezione negativa. Il profitto, oltre al fatto che non ci deve essere, è anche qualcosa di brutto, sporco.

Il termine nonprofit invece deriva dall’inglese not for profit, e significa non perseguire il profitto come fine ultimo dell’organizzazione. Cioè, non è un fatto negativo che un’organizzazione possa produrre valore con le sue attività. Ma questo valore deve essere reinvestito nella causa e nei progetti dell’ente e non redistribuito tra i soci.

Nonprofit per noi significa non per il profitto del singolo, ma per il profitto della comunità.

Donazioni, beneficienza e fundraising

Perché le persone donano

Mi piace molto la definizione degli anni ’50 di Henry Rosso, che descrive il fundraising come “la gentile arte di insegnare alle persone la gioia di donare”.

Quando si acquista un prodotto desiderato da tempo si prova una sensazione di felicità. Nella donazione sostanzialmente avviene la stessa cosa.
Nel caso dell’acquisto mi trovo in mano un prodotto che desideravo e che mi fa stare meglio, nonostante i soldi spesi per ottenerlo.
Allo stesso modo, dopo la donazione, il donatore pur non avendo un prodotto in mano, è felice di aver fatto l’esperienza della donazione.

Come mai? Una ricerca ha dimostrato che il nostro cervello ci fa sentire bene quando aiutiamo un’altra persona. Questo comportamento è dovuto all’ossitocina, un ormone che permette di provare empatia per altre persone e gioca un ruolo fondamentale nella costruzione delle relazioni sociali.

Come si crea la felicità del donatore?

Sono tutti i particolari che accompagnano la donazione a fare la felicità del donatore:
il testo della lettera che gli spedite;
le immagini che gli mostrate;
le informazioni che trova sul sito web;
l’atmosfera nella vostra sede;
il tono di voce con cui gli parlate ecc.

Perciò quando vi concentrate sul vostro piano di fundraising dovete concentrarvi sulla felicità. È la felicità il risultato che dovete ottenere dal vostro donatore, non il denaro. Perchè quello che spinge le persone a donare è il benessere che proveranno, è la possibilità di essere più felici dopo aver fatto una donazione.

Se riuscirete a raccontare ai vostri donatori come grazie al loro aiuto potete cambiare -in meglio- una pare di mondo, allora sarà più facile fare sentire felice il donatore e raccogliere fondi.

L’essenza della raccolta fondi sta nel far provare uno stato di felicità e soddisfazione al donatore.
I grandi donatori sono quelli che donano di più, ma sono anche i più felici nel farlo, come mai? Perchè anno capito che ne vale la pena e credono che investire i loro soldi nella causa della vostra organizzazione sia la scelta migliore per loro.

 

Donazioni

Vendita, scambio e donazioni

L’economia moderna si basa su continui scambi tra clienti e aziende.
Questo scambio si basa su beni equivalenti, ovvero, se compro qualcosa lo faccio perchè il prezzo di quel determinato bene è congruo con il suo valore di mercato.

Questo tipo di scambio, che è alla base della nostra economia, NON vale per il fundraising.
Il fundraiser, una persona, chiede a un donatore, un’altra persona, una donazione per aiutare una terza persona, il beneficiario dell’organizzazione nonprofit.
In questa transazione di denaro il donatore non compra qualcosa che non usa. La donazione si basa sullo scambio di beni relazionali, e non beni equivalenti.

Facciamo un esempio.

Immagina di invitare un amico carissimo. Probabilmente preparai un’ottima cena, per cui avrai investito tempo e soldi. Ma non ti verrebbe mai in mente di fargli pagare il costo del cibo.
E allora perché ti sei affaticato per cucinare, preparare la tavola, accogliere il vostro ospite? Perché ti sentirai ripagato dal tempo piacevole che passerete insieme.
È la relazione che vi ripaga della cena. E questo è esattamente il sistema su cui si basa la raccolta fondi. La RELAZIONE con i vostri donatori.

Fundraising Relazione

Quello che riceve in cambio il donatore è l’appartenenza a un sistema di valori, gratitudine, senso di giustizia, relazione verso il beneficiario.

Il nocciolo del lavoro del fundraiser quindi è suscitare felicità nel donatore e fare in modo che si senta appagato e che il suo gesto venga valorizzato.

Tutto il resto, direct mailing, database, lettere, email, strumenti digitali ecc, sono solo tecniche su COME farlo.

Concludendo possiamo dire che sbagliare la definizione e chiamare la raccolta fondi FOUNDRAISING è un piccolo errore. il grande errore invece è pensare che il fundraising si basi esclusivamente sull’acquisto e sul denaro. il fundraising si basa sulla relazione con il donatore.